Santità e beatitudini: arte, poesia e incontri per la Quaresima a Longuelo

Il parroco di Longuelo, don Massimo Maffioletti, è anche il vicario cittadino della «Cet1», una delle tredici neonate comunità ecclesiastiche territoriali bergamasche, che riunisce tutte le trentuno parrocchie della città per un totale di circa 120.000 abitanti. E proprio nel suo duplice ruolo, don Massimo è il minimo comune denominatore, a Bergamo, per una serie di coinvolgenti e interessanti iniziative quaresimali.
«Come in tutte le comunità, anche noi a Longuelo facciamo un percorso che ci accompagnerà lungo l’intera durata della Quaresima. Quest’anno il legame è tra santità e beatitudini, secondo l’esortazione apostolica di papa Francesco, “Gaudete et exsultate”. Rifletteremo, per prima cosa, utilizzando nelle prediche domenicali esempi concreti. Parleremo della santità, coniugata alle beatitudini, proprio grazie al ricorso a particolari paradigmi: quattro personaggi positivi, portabandiera di altrettanti modi di essere virtuosi. Secondo la nostra idea, pertanto, lo psichiatra Franco Basaglia rappresenterà i poveri in spirito (domenica 17 marzo), la missionaria laica uccisa in Africa Annalena Tonelli i misericordiosi (24 marzo), il magistrato siciliano anti-mafia Rosario Livatino gli assetati di giustizia (31 marzo) mentre l’educatore non violento Danilo Dolci i miti (7 aprile).
Nelle omelie settimanali, inoltre, stiamo portando avanti sempre lo stesso tema, nel ricordo però di don Primo Mazzolari, a sessant’anni dalla scomparsa. È proprio lui la figura di accompagnamento alle nostre celebrazioni feriali poiché ogni giorno leggiamo e commentiamo brevi passi tratti dai suoi testi sulle beatitudini». Parallelamente, proseguendo una tradizione che va avanti ormai da diversi anni, la parrocchia di Longuelo promuove anche un allestimento artistico, in chiesa vecchia e nuova: «Crediamo infatti – continua don Massimo – che l’arte possa aiutare in maniera davvero significativa la preghiera e la liturgia, soprattutto in un periodo di meditazione e riflessione come la Quaresima. Ospiteremo perciò nelle nostre chiese alcune opere del nembrese Paolo Facchinetti: la serie di quadri “I Cieli” e una reinterpretazione della Via Crucis, collocata per terra, con diverse stazioni indirizzate verso il punto focale rappresentato dalla Croce e dal Vangelo».
All’interno di questo percorso quaresimale ci saranno ovviamente altri momenti forti: «Uno – chiarisce don Massimo – è il pellegrinaggio del 24 marzo, dove la comunità andrà in carcere per incontrare i detenuti, secondo la beatitudine della giustizia. Poi abbiamo organizzato alcune serate di alto interesse culturale, in cui tre donne rileggeranno altrettante beatitudini, in chiesa parrocchiale. Si tratta delle poetesse e letterate Giusi Quarenghi (giovedì 14 marzo: “Beati i miti perché avranno in eredità la terra”), Paola Loreto (venerdì 29 marzo: “Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli”) e Adriana Lorenzi (venerdì 5 aprile: “Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia perché saranno saziati”). Il 14 aprile, invece, nel giorno della domenica delle palme avremo l’onore di presentare un concerto particolare, con un trio d’eccellenza, formato da Michael Rosen al sax, Danny Grissett al piano e Paolino Dalla Porta al contrabbasso, che commenterà in chiave jazz la “Passione di Cristo secondo Luca”».
Per quanto riguarda la vita concreta della nostra comunità, come da tradizione sarà riproposta, in collaborazione con la rete sociale di Longuelo, “Quartiere a colori”: «Una prova di convivialità nel rispetto di differenze etniche e religiose. Il 7 aprile perciò ci sarà questa giornata di condivisione, con un pranzo in compagnia tra immigrati di nuova e vecchia generazione e residenti del quartiere, proprio perché ci piace l’idea di interazione, più che integrazione, tra diverse culture e impostazioni di visione della vita».  “Quartiere a colori” ha ovviamente un tema conduttore che, per quest’anno, sarà “Diritti e rovesci”, nel settantesimo anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani. «In tal senso, proponiamo anche uno spettacolo di Silvia Briozzo nella forma di laboratorio teatrale con giovani immigrati e ragazzi di Longuelo (sabato 30 marzo alle 20,45 presso lo spazio Polaresco), e una lezione serale con Luciano Eusebi, docente di diritto penale alla Cattolica di Milano, dal titolo “Legalità e giustizia a servizio dell’accoglienza” (martedì 2 aprile)».
DUE PROPOSTE DELLA CET DELLA CITTA’
Un programma assai ricco che tuttavia non si esaurisce nel quartiere di Longuelo, ma trova eco in tutta la città, sempre per iniziativa di Don Massimo. «Come comunità ecclesiastica territoriale, infatti, abbiamo organizzato altri due importanti appuntamenti. La sera di giovedì 21 marzo, proprio a Longuelo, i giovani della città avranno modo di confrontarsi con il filosofo Silvano Petrosino e don Sergio Massironi, durante la pubblicazione del loro libro “La sfida dell’unicità. Come diventare ciò che si è”. L’evento sarà l’occasione per intavolare un dialogo a trecentosessanta gradi su temi come il  senso della vita, l’esperienza dell’amore, la speranza del lavoro, il futuro delle nuove generazioni e il loro ruolo nel mondo.
L’altra proposta, a cui abbiamo pensato come CET, va letta invece in stretta relazione con le prossime elezioni europee e amministrative del 26 maggio. Viviamo infatti in momenti difficili e qualche volta avvertiamo stanchezza e insofferenza: spesso  risulta difficile orientarsi tra le diverse proposte e persino capire perché valga la pena usare il proprio tempo per approfondire i temi più urgenti dell’agenda politica.
Gli appuntamenti elettorali del 26 maggio ci sembrano invece un momento che ci interpella in prima persona perché nella varietà delle analisi e delle proposte sono in gioco passaggi importanti per la nostra città e il nostro paese. Perciò abbiamo pensato a un percorso che parte da tre verbi, tre azioni che sono parole chiave e temi che ci permettono di capire la portata di questa fase che stiamo vivendo: partecipare condividendo interessi e responsabilità (venerdì 29 marzo, alle 20,45 presso l’oratorio di San Paolo), immaginare il futuro per una crescita equo-sostenibile (venerdì 12 aprile alle Grazie) e curare, ovvero costruire comunità e rinnovare il patto sociale (mercoledì 8 maggio a Redona). I temi dell’Europa e dell’ambiente, inteso come la casa comune in cui siamo chiamati a vivere insieme alle persone di buona volontà, secondo il messaggio di papa Francesco in occasione della “Giornata mondiale della pace”, costituiscono il filo rosso che unisce le tappe di questo breve percorso. Per comprendere meglio le ragioni e la posta in gioco nei prossimi appuntamenti elettorali, abbiamo chiesto l’aiuto e l’intervento, come relatori, di Franco Cattaneo, editorialista e già vice-direttore de L’Eco di Bergamo, Nando Pagnoncelli, ricercatore e presidente dell’istituto Ipsos, Filippo Pizzolato, costituzionalista e docente all’università di Padova e alla Cattolica di Milano, e don Giuliano Zanchi, segretario generale della Fondazione Adriano Bernareggi».