Fridays for future: gli studenti si mobilitano contro i cambiamenti climatici. Anche a Bergamo

Dite di amare i vostri figli più di ogni cosa, invece gli state rubando il futuro”: un messaggio forte, provocatorio, sicuramente inaspettato, decisamente non quello che un genitore vorrebbe ricevere dai propri figli, eppure vero. Le parole pronunciate da Greta Thunberg, la ragazza svedese di 16 anni, che per settimane ha manifestato di fronte al parlamento svedese il proprio dissenso da una politica internazionale che solo apparentemente dice di (pre)occuparsi del cambiamento climatico, sono diventate il monito di tutti coloro che riconosco l’urgenza di agire per contrastare l’inevitabile cambiamento climatico che sta intaccando il nostro pianeta nei confronti di tutti coloro che fino a questo momento di questo tema hanno saputo soltanto riempirsi la bocca, senza mai, però, attuare misure concrete per rallentare, visto che invertirlo sarebbe ormai impossibile, il destino del pianeta Terra.

E, dal momento che, utilizzando un’espressione inglese che ben rende l’idea, cioè “there is not plan(et) B”, proprio dai genitori che hanno a cuore il futuro dei propri figli e del Pianeta è stata lanciata l’adesione al movimento globale Fridays for future: un movimento studentesco diffusosi a livello planetario per chiedere ai grandi della Terra di prendere decisioni concrete per rispettare gli accordi di Parigi. Per questo motivo, venerdì 15 marzo in tutto il mondo, Bergamo compresa, studenti, docenti e normali cittadini scenderanno nelle strade della città per chiedere che vengano rispettati gli accordi siglati a Parigi nel 2015 e che hanno come obiettivo quello di limitare il riscaldamento globale a meno di 2°. “L’idea di manifestare l’urgenza di un’azione per contrastare il cambiamento climatico è nata dalla consapevolezza della responsabilità di questa situazione” spiega Cecilia Bergamasco, mamma e Presidente del comitato genitori del Villaggio degli Sposi, che continua “Proprio perché esiste il rischio che si verifichi la sesta estinzione di massa, quella di tutti esseri viventi, tra cui anche l’uomo, non in grado di adattarsi a respirare CO2, noi genitori, che amiamo i nostri figli, abbiamo voluto che anche Bergamo prendesse coscienza e consapevolezza di un argomento di vitale importanza, ma che resta sempre in secondo piano”.

Per questo motivo, con i Comitati genitori di altre scuole della città e della provincia, con il Coordinamento provinciale comitato genitori, con il supporto del Comune di Bergamo, in particolare dell’Assessore all’istruzione Loredana Poli, di Lega Ambiente, WWF, Bergamo Smart City, ASCOM, Confartigianato, Italia Solare e Kyoto Club, venerdì 15 marzo alle 9 in Piazzale Marconi verrà promossa la raccolta firme per chiedere anche al Comune di Bergamo di fare la sua parte in questa battaglia contro il tempo e che alle 11 vedrà l’avvio della marcia per raggiungere Piazza Matteotti. “Il motivo per cui vogliamo che anche Bergamo alzi la propria voce per salvare il Pianeta è perché non c’è più tempo. Non si tratta di fantascienza, né di un futuro lontano, ma di un futuro prossimo, quello di un mondo rovinato rispetto al quale i nostri figli hanno ragione ad essere arrabbiati con noi. Non c’è più tempo, ma c’è ancora la speranza che ognuno di noi nel proprio quotidiano faccia la sua parte. E perché venerdì 15 marzo possa essere soltanto l’inizio di un processo di consapevolezza individuale e collettiva di un tema di cui non si parla mai abbastanza, si è scelto di distribuire nelle scuole primarie e secondarie di primo grado materiale informativo sul tema, e di chiedere all’Eco di Bergamo di pubblicare un inserto dedicato al cambiamento climatico nella nostra provincia, oltre che diffondere un vademecum di comportamenti sostenibili che ricordino a ciascuno la propria responsabilità nei confronti della salvaguardia dell’unico Pianeta che abbiamo”.

Nella foto di apertura e nella gallery qui sotto alcuni cartelloni preparati per la giornata dagli alunni della scuola primaria Manzoni del Villaggio degli Sposi a Bergamo con le loro maestre.