Per raccontare “Meccanismo Jukebox” – il nuovo progetto di Teatro Nuovo Bergamo, gruppo guidato dal giovane bergamasco Luca Andreini, bisogna partire dalla loro creatività e da un discreto sforzo di immaginazione. L’idea che sta alla base della performance è tanto semplice quanto originale: il pubblico arriva a teatro (o meglio, nel luogo scelto) e vota quale testo vorrebbe vedere, tra i quattro che gli attori sono pronti a far vivere sotto i loro occhi. La maggioranza, anche in questo caso, vince e il risultato viene comunicato direttamente in scena, in tempo reale. Succederà per la prima volta il prossimo 4 maggio, data in cui “Meccanismo Jukebox” farà il suo debutto nazionale allo Spazio Fase di Alzano Lombardo.
Lo spazio in cui prenderà vita la performance non è un dettaglio, come ci spiega proprio Luca Andreini: «Lo spettacolo è stato pensato proprio per questa location, uno degli edifici del complesso di un ex cartiera di fine ‘800. È uno splendido esempio di come uno spazio dismesso possa essere riqualificato e trasformarsi in un posto dove nasce un nuovo concetto di comunità, anche attraverso le arti performative».
Ma come è nato questo “Meccanismo Jukebox”? I motivi, secondo Luca, sono soprattutto due: «Per prima cosa, volevamo mettere pubblico e performers sullo stesso piano, perché né gli uni né gli altri, quando arrivano in teatro, sapranno cosa li aspetta». L’altro, invece, chiama in causa direttamente gli spettatori: «In una società in cui ormai siamo sommersi dalle informazioni e ognuno trova in pochi secondi quello che cerca, proviamo a riflettere sul fatto che a volte è necessario fare una scelta, e questo richiede responsabilità».
Le possibilità, come detto, sono riletture molto personali – pensate per gli adulti e con titoli cambiati – di celebri fiabe: Peter Pan, Cenerentola, Hansel e Gretel e Alice nel Paese delle Meraviglie. Racconti antichissimi che parlano dell’importanza del cambiamento: un tema in cui Luca Andreini e i suoi credono molto. Negli anni, infatti, Teatro Nuovo Bergamo si è evoluta: oggi rimane una delle realtà artistiche più giovani del territorio bergamasco, ma ha aggiunto un respiro sempre più internazionale. Non a caso, infatti, “Meccanismo Jukebox” può vantare la collaborazione di Regione Lombardia, ASM, ASG Produzioni e soprattutto con l’Unesco. La sezione italiana dell’agenzia culturale dell’ONU ha apprezzato l’idea e il giovane team che sta dietro allo spettacolo, garantendo visibilità nei suoi canali distributivi e un supporto organizzativo/logistico.
L’attività del gruppo, inoltre, non si limita alla messa in scena e produzione di testi e forme sceniche contemporanee, ma si sta spostando anche verso una nuova direzione: l’attività di consulenza per enti che vogliono riqualificare spazi attraverso la cultura, proprio come accade allo Spazio Fase. Un attività da “manager creativi”, che coinvolge diverse professionalità e si sviluppa anche all’estero, soprattutto nei paesi del Nord Europa, in cui questa sensibilità è sviluppata da tempo.
Il presente, però, ora è soprattutto “Meccanismo Jukebox”: le prevendite per il debutto del 4 maggio sono già aperte (solo online, su https://www.eventbrite.it/e/biglietti-meccanismo-jukebox-debutto-nazionale-54162110330, con buoni risultati (anche per merito di alcuni fan appassionati) altre date verranno svelate man mano, in Italia e probabilmente in Europa.
Perché limitare la fantasia?