Festival Danza estate, suggestioni contemporanee: dall’Oriente di Aakash Odedra all’eredità di Pina Bausch

Tanti gli appuntamenti in programma con il Festival Danza Estate 2019 che tra poco giungerà alla sua trentunesima edizione: si parte infatti a maggio per proseguire fino a luglio con artisti di fama internazionale. In attesa del programma completo della nuova edizione, non poteva mancare un’anteprima di alcuni spettacoli che mettono in luce lo spessore dei protagonisti che animeranno il festival e i cui biglietti sono già in vendita presso la biglietteria del Teatro Donizetti. Martedì 4 giugno alle ore 21 al teatro Sociale di Bergamo andrà in scena “Hoodoo” in collaborazione con Teatro Donizetti Bergamo. Uno spettacolo inedito, frutto di un’intensa collaborazione tra due artisti autentici: Gianluca Petrella, uno dei più talentuosi trombonisti al mondo e Dominique Lesdema, danzatore e coreografo francese, già ospite della scorsa edizione del Festival Danza Estate nell’ambito della residenza artistica TADResidency. Lo spettatore sarà rapito da immagini oniriche, ipnotiche e rituali alternate al linguaggio di oggi. L’appuntamento successivo sarà invece mercoledì 26 giugno alle ore 21 al Teatro Sociale di Bergamo con la messinscena “Rising” nata in collaborazione con Fondazione Teatro Donizetti e TTB di Bergamo. Si tratta di uno dei lavori più apprezzati di Aakash Odedra, un vero e proprio viaggio esplorativo nei processi e nell’estetica del danzatore e coreografo angloindiano. Lo spettacolo comprende 3 diversi lavori di importanti coreografi: “Cut” di Russell Maliphant; “Constellation” di Sidi Larbi Cherkaoui; “In the shadow of a man” di Akram Khan. “Moving whit pina” è invece la produzione di e con Cristina Morganti che andrà in scena sabato 6 luglio al Teatro Sociale di Bergamo in collaborazione con Fondazione Teatro Donizetti: un appuntamento che vede la presenza di Cristiana Morganti, storica interprete del Tanztheater di Wuppertal, che con questo spettacolo-conferenza, propone un viaggio nell’universo di Pina Bausch, visto dalla prospettiva del danzatore. Com’è costruito un assolo? Qual è la relazione dell’emozione con il movimento? Quand’è che il gesto diventa danza? Qual è la relazione tra il danzatore e la scenografia? E soprattutto, come si crea il misterioso e magico legame tra l’artista e il pubblico? Questi i quesiti a cui lo spettacolo cercherà di dare una risposta. Per ulteriori informazioni è possibile infine visitare il sito internet www.festivaldanzaestate.it o inviare una mail all’indirizzo info@francescaparisi.net.