Gli impegni di fine anno (ma voi come fate!). Mamme sull’orlo di una crisi di nervi

Sarà che, giunti a giugno, si inizia a sentire la stanchezza addosso, fin nel midollo. Sarà che avrei voglia di mare, di relax, di giornate ancora da scrivere. Non come quelle che vivo ultimamente, che di non scritto hanno ben poco. Dalla mattina alla sera, se ogni impegno in programma fosse un post-it avrei tutti i muri di casa interamente ricoperti di bigliettini gialli. E a questo punto una domanda mi sorge spontanea: ma voi come fate?!

Prendi oggi. Sveglia, è già tardi, corri, prepara la colazione. Bimbi forza, forza. Arrivi alla scuola materna come sempre per ultima lanciando i tuoi figli nelle rispettive classi, ovviamente ti sei dimenticata il pc a casa, un primo cliente ti ha già chiamata ma prima di arrivare in ufficio devi passare in posta. È una settimana che devi andarci, ma ogni volta c’è coda. L’affronti stoica, ingannando l’attesa inviando mail a mazzi dal cellulare.

Esci e ti ricordi che dovresti andare anche in farmacia. Da una settimana. Corri in farmacia, corri in ufficio. Il tempo vola, perché tu devi condensare in quattro ore una mole di lavoro che ne richiederebbe nove. Sei libera professionista. Libera nel senso che non hai orari imposti, non sei dipendente di e da nessuno. Per il resto sei blindata. Perché il lavoro te lo porti addosso, non puoi darti per malata, se non lavori il cliente lo perdi.

Alle due getti la spugna, chiudi tutto, vai al supermercato. Il frigorifero è vuoto, hai imparato a far la spesa a velocità record correndo col carrello tra gli scaffali, ma una buona mezz’ora se ne va comunque. Arrivi a casa, ingurgiti quel che trovi (perché hai fame, ma voglia e tempo zero per cucinare), fai partire la lavastoviglie, stendi il bucato, ti ricordi che ti sei dimenticata di iscrivere tuo figlio al servizio mensa della scuola primaria che frequenterà da settembre.

Corri a prendere i bambini che escono dall’asilo, li trascini a forza alla visita per il certificato medico di buona salute necessario per frequentare il Cre di atletica. Ah già, hai dimenticato di consegnare il modulo d’iscrizione, speriamo ci sia ancora tempo. E mentre i bimbi invocano a gran voce “parco, parco” tu li porti a comprare le calze per Alice, che domenica ha il saggio e venerdì le prove. A proposito di saggio, domani c’è quello di Tommaso e devi pensare a una cena al sacco perché poi si festeggia tutti insieme.

Presa da sensi di colpa al parco una capatina la fai, poi a casa ti aspettano il duplice bagno, la cena da preparare, le piante da annaffiare, la spazzatura da buttare, dal prossimo anno anche i compiti da controllare. Dopo aver messo i bambini a letto ti rendi conto di aver fatto solo la metà di ciò che ti eri segnata in agenda. Dovresti aprire il pc e finire un progetto da consegnare domani. La tua amica ti ha detto che questa sarebbe l’ora giusta per qualche esercizio fai da te a gambe e addominali (“non trascurarti, mi raccomando”), tu pensi che hai solo voglia di appoggiare la testa sul cuscino. Di dormire. Di non doverti occupare di impegni, casa, bambini, lavoro, bollette e burocrazia. Ma voi, sincere sincere, me lo spiegate come fate?!

Come fate a star dietro a tutto, a ricordarvi d’ogni avviso che vi viene consegnato a scuola tra un disegno e l’altro, a incastrare in una giornata una vita a file excel, a mantenere la lucidità e la calma, a dedicare pure tempo e attenzione ai vostri figli? Vi ammiro mamme. Vi ammiro.