«Laboratorialmente»: la festa del progetto PON-TE al dormitorio Galgario

Al dormitorio Galgario sabato 8 giugno alle 17 un appuntamento speciale: «Laboratorialmente», una festa che attiva lavoro e relazioni. Occupare il proprio tempo positivamente, relazionarsi in un contesto di vita differente e sperimentarsi con l’obiettivo di un possibile reinserimento lavorativo sono bisogni fondamentali per le persone che vivono in condizioni di marginalità. Per questi motivi, in città e hinterland, sono stati attivati alcuni laboratori gratuiti che possano fungere da volano per chi vive in strada.

È solo una delle quattro azioni del progetto PON-Te, l’iniziativa dell’Ambito territoriale 1, del Comune di Bergamo e sette partner non profit specializzati sui servizi alla persona, che sabato, al dormitorio Galgario (via del Galgario 3, in città), racconterà alla cittadinanza i risultati dei laboratori. Ma non sarà un convegno con dati e numeri, bensì una vera e propria festa-esposizione con opere di street-art, fotografie, giocoleria, banchetti di verdure biologiche e molto altro, dove ci si potrà anche mettere alla prova nelle iniziative proposte. Seguirà un aperitivo e alle 21 la performance teatrale a cura di Silvia Briozzo ad ingresso libero.

I LABORATORI E LE PERSONE COINVOLTE

Sono 11 i laboratori promossi dal progetto PON-Te, ai quali hanno partecipato, da ottobre dello scorso anno, 81 persone, di cui 51 segnalate dai servizi sociali e dagli enti partner del progetto.

Le attività laboratoriali sono molto diverse tra loro: si va da quelle più aggregative e culturali come il corso di fotografia e di teatro, a quelle per giovani (street-art e circo), sino ai laboratori più formativi di produzione agricola, carico-scarico, riciclo creativo, cura degli spazi, lavanderia, trucco e parrucco, assemblaggio.

I corsi di fotografia e di teatro sono stati aperti al pubblico. L’idea alla base, infatti, è di allargare la partecipazione a tutta la cittadinanza per favorire l’incontro tra mondi diversi e l’inclusione di chi vive situazioni di marginalità. Nel “fare” le persone si confrontano e si abbattono reciproche diffidenze e timori, generando anche nuove opportunità relazionali e lavorative. I laboratori, che si tengono a Bergamo, Torre Boldone e Treviolo, sono condotti da esperti del settore e gestiti in collaborazione con gli educatori del progetto.

Nei prossimi giorni aprono le iscrizioni per cinque nuove attività: illustrazione, arte, scultura, cineforum e un particolare laboratorio che proverà a ridare vita ai giocattoli rotti (per iscriversi: 035 319800 Silvia).

IL PROGETTO PON-TE

Il progetto PON-Te – Costruire reti in contrasto alla marginalità adulta – è un’iniziativa dell’Ambito territoriale 1 e del Comune di Bergamo, in collaborazione con Caritas diocesana bergamasca, Opera Bonomelli, Patronato San Vincenzo e le cooperative sociali Ruah, Pugno Aperto, Bessimo e Con-tatto servizi ed è finanziata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dall’Unione Europea.