Il mondo degli adolescenti. Qualche riflessione dopo il dramma di Noa

Ho parlato a lungo con una mia amica, mamma come me di una adolescente, del suicidio di Noa, la ragazza olandese… Mia figlia non è infelice, mi pare. Ma scopro in lei dei rancori improvvisi verso noi adulti che mi fanno paura. Oltretutto ha deciso di tagliare di netto ogni rapporto con la Chiesa e la pratica religiosa. Così non so più a quali valori appigliarmi per dare qualche motivo di vivere in più a lei. E anche a me. Gigliola

Comprendo bene, cara Gigliola, quanto la dolorosa vicenda di Noa abbia inquietato molto! Genitori, familiari, educatori, fratelli e sorelle, ci siamo sentiti chiamati in causa da una vicenda più grande del nostro immaginario. Sentimenti come la rabbia, l’impotenza, il dispiacere, la preoccupazione si agitano nel cuore di tutti, insieme a interrogativi, considerazioni, dubbi e perplessità:  “È mai possibile – verrebbe da chiedersi – che un’esistenza provata come quella di questa giovane, abbia un epilogo simile?” Domande lecite e pertinenti, che invitano alla riflessione, all’approfondimento e alla condivisione, ma che, forse, non troveranno risposte esaustive!

Una vicenda che non è possibile liquidare

L’esperienza penosa di questa giovane olandese e della sua famiglia non può essere rimossa con l’alibi del “per fortuna non è toccata a me!”. Al contrario costituisce un’occasione importante per riflettere, insieme con i nostri ragazzi, sui temi scottanti della vita, su desideri e bisogni vissuti.

Siamo tutti consapevoli di quanto la fase adolescenziale sia importante e necessaria per ogni ragazzo, chiamato a guardare in faccia a se stesso per scoprire la propria identità e appropriarsene. Siamo coscienti di quanto questo itinerario sia delicato, difficile, a volte molto sofferto, altre volte burrascoso, ma siamo altrettanto consci della sua bellezza e della sua luminosità, simili a quelle della primavera.

Continuare a credere nei valori che contano

Non sono esperta in materia, tuttavia oso invitarti a continuare a credere ai valori nei quali hai sempre confidato, vivendoli con forza, convinzione e passione: sarà questo uno degli aiuti più grandi che puoi dare a tua figlia, la quale, osservandoti come sanno fare gli adolescenti, rimarrà stupita, meravigliata e, forse, contagiata. Da parte tua, continua a testimoniarle nel concreto della tua quotidianità che sono ancora molti i motivi per vivere, vivere al meglio! Intanto, accompagnala così, semplicemente, senza enfatizzare ed ostentare. E amala, amala molto.

Fiducia nel futuro, senza fretta

Verrà il momento in cui tua figlia sceglierà personalmente e responsabilmente quegli ideali che avrà riconosciuti buoni e grandi per se stessa e per la sua vita e li abbraccerà con convinzione. Sarà un passo importante verso l’adultità.

Non avere fretta, cara Gigliola, concedile il tempo necessario perché possa entrare in contatto con quanto vive, vede, sente affettivamente ed emotivamente per tentare di rielaborarlo e muovere i primi passi verso nuove fasi esistenziali. Una presa di distanza dal mondo degli adulti può essere “vitale” per l’adolescente!

Non credere che questo periodo di crescita non ti coinvolga! Ricordati che solo attraversando con lagiovane questa difficile e preziosa fase della sua crescita, anche tu potrai approdare a nuovi lidi e riemergere nuova nel cuore, nella vita, nella conoscenza e negli affetti. E come, dopo una nuova e lunga gestazione, potrai generarla nuovamente alla vita.