Una notte al Galgario: un’occasione per incontrare una realtà diversa

Quando si menziona il Galgario, a Bergamo, tra le prime immagini che vengono alla mente vi è sicuramente quello dei tanti uomini senza fissa dimora che ogni notte, soprattutto durante l’inverno, vi cercano riparo e un letto per dormire. Un’immagine forte, che suscita senza dubbio molteplici emozioni, ma che, per tutti coloro che non conoscono da vicino la struttura e la sua storia, resta uno spazio lontano dalla comune quotidianità.

E allora, per rendere normale un’esperienza per i più straordinaria, Caritas Diocesana Bergamasca ha deciso di proporre ai giovani fra i 18 e i 28 anni di sperimentare che cosa significhi essere utenti di quel servizio, offrendo loro una notte al Galgario. La notte, il venerdì di tutte le settimane estive (consultare il calendario su http://www.caritasbergamo.it/notti-al-galgario/, ndr) si comporrà di tre momenti: una fase di preparazione, la notte vera e propria e la rilettura finale con un piccolo gruppo di quelli che saranno gli utenti del servizio per quella serata. La serata di preparazione si terrà una settimana prima della notte al Galgario e consisterà in un momento di incontro fra utenti per una notte, utenti quotidiani e operatori per iniziare a conoscersi. Il giorno in cui i ragazzi dormiranno al Galgario, invece, arriveranno a prendere posto alle 20.15 e lasceranno la struttura alle 8.30 del giorno successivo. Il momento di rilettura, infine, è pensato per il lunedì successivo alla notte al Galgario, dove, presso la Caritas, ci sarà un momento di scambio di impressioni ed emozioni sperimentate durante la notte.

Le “Notti al Galgario” sono un’iniziativa nuova che Caritas promossa da Caritas per testimoniare la propria vicinanza ai poveri della città. “Abbiamo riflettuto a lungo su quale potesse essere il modo migliore per avvicinare i giovani, più o meno impegnati nel mondo del volontariato e che del dormitorio del Galgario potrebbero già o mai aver sentito parlare, a uno dei servizi di Caritas con utenza maggiore, ma che, per la propria natura, cioè per essere un servizio esclusivamente notturno, resta invisibile– spiega Aldo Lazzari, operatore di Caritas Diocesana Bergamasca presso l’Ufficio Pace e Mondialità, che continua – e così, sulla scia della notte al Galgario proposta a seguito della ristrutturazione dello stesso, ci siamo accorti che l’autenticità e la semplicità dell’incontro sarebbero stati il linguaggio più adatto per far conoscere la povertà. Vorremmo che i giovani si facciano prossimi dei poveri, senza barriere o sequenze di cose fare, ma veramente, per chi e come sono, ritrovando lo stesso nelle persone con cui passeranno la notte”.