Ogni volta che si racconta una storia. About me, quanta avventura ad ArtexiCre

Ogni volta che si racconta una storia, la memoria delle cose narrate si allaccia a sostanze invisibili che abitano in posti molto lontani nel tempo. Ogni volta che si racconta una storia, rivive un’antica esperienza e trova spazio dentro di noi. Torniamo nelle grotte delle origini, quando qualcuno cominciò a danzare una storia davanti al fuoco, dando così all’effimero esistere della specie umana il senso della durata in grado di sfidare il tempo del puro vivere animale. Col tempo ho capito che le storie sono proprio come la vita, non è mai come t’aspetti che sia. Anche le storie prendono scorciatoie imprevedibili, sfuggono, si slabbrano, proprio come la voce che le dice e che subito si perde nell’aria.

Marco Baliani,
Ogni volta che si racconta una storia

È entrata nel vivo l’appassionante esperienza di ArtexiCre, giunta quest’anno all’undicesima edizione. Una carrellata di novità aspetta bambini e ragazzi sotto il sole dell’estate bergamasca: perché il Cre quest’anno è tutta un’altra storia. Un format tutto nuovo che porta il nome di ABOUT ME e richiama le pagine delle biografie di chi scrive su blog e allestisce siti internet, le tracce dell’esistenza di queste persone e delle loro storie. “Così ci siamo immaginati i laboratori di quest’anno” afferma Giovanni Berera, alla guida dei Dipartimenti educativi del Museo Bernareggi “il tema del Cre 2019 è Bella storia: abbiamo deciso di fornire ai bambini undici diversi modi per potersi raccontare, guidati dagli educatori. Raccontare e raccontarsi non è sempre semplice, ma l’arte ci viene in aiuto. Siamo fatti delle storie che abbiamo ascoltato, delle favole che ci hanno letto da piccoli, delle emozioni che le poesie, i quadri, le sculture o i paesaggi fanno nascere in noi”. Ma la grandissima novità di quest’imperdibile edizione è rappresentata dai luoghi: ArtexiCre si trasferisce in città alta, dopo dieci anni al Patronato San Vincenzo. Il meraviglioso e sconfinato Seminario Giovanni XXIII, che troneggia su via Arena e si affaccia con i suoi cortili fioriti sulla città, è la sede principale della maggior parte dei nuovi laboratori, ma non è il solo. Ad esso si affiancano cinque spazi ribattezzati #FuoriLab e seminati nel cuore storico di Bergamo. “Siamo in Porta Sant’Alessandro – prosegue Berera – in Domus Magna, un grande palazzo di Via Arena, nello spazio dell’ex Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti, incastonato fra Santa Maria Maggiore e il Duomo, nel Palazzo di pertinenza della Chiesa di San Salvatore, nelle cui cantine allestiremo una vera e propria camera oscura per lo sviluppo fotografico secondo la tecnica artigianale ed infine nella Biblioteca Diocesana, che ha sede nel palazzo principale del Seminario Vescovile”. Luoghi più e meno noti, spesso non frequentati dai più giovani e sicuramente affascinanti, tutti da scoprire. Siete pronti a scoprire Città alta invasa da ArtexiCre? Seguiteci!