Donne e superscienziate: esperienze a confronto tra storie di successo e realtà

Science, Technology, Engineering and Mathematics: sono le discipline racchiuse nell’acronimo Stem, e sono ancora una “bestia nera” per le ragazze di oggi, che secondo le statistiche preferiscono dedicarsi a discipline umanistiche. Sono ancora molti gli scogli da superare perché anche nel mondo della ricerca ci sia un’effettiva parità di genere, nonostante ci sia più attenzione e più enfasi sulle storie di scienziate di successo. Fa il punto su questo tema “Superscienziate? Le donne in scienza tra storytelling e realtà”, un viaggio sulle tracce delle superscienziate del passato, con uno sguardo al futuro. L’incontro si svolge il 19 ottobre alle 9,30 al Centro Congressi di viale Papa Giovanni a Bergamo (prenotazioni sul sito www.bergamoscienza.it).

Ognuna delle ospiti dell’incontro ha una storia personale interessante da raccontare. Paola Govoni, per esempio, è professoressa associata all’Università di Bologna. Si occupa di interazioni tra scienza e società in età moderna e contemporanea ed è in questa prospettiva che studia il ruolo dell’editoria nello sviluppo scientifico; l’attività di scienziate e scienziati come divulgatori, comunicatori e politici; i rapporti tra donne e uomini nelle istituzioni scientifiche. A questi e altri temi ha dedicato articoli, saggi e libri.

Si occupa invece di neuropsicologia clinica Tiziana Metitieri, svolgendo attività clinica e di ricerca in campo psicologico e neuropsicologico. Attraverso un blog di divulgazione scrive di casi clinici, integrità scientifica e di donne e scienza. Nel 2016, assieme a due coautrici, ha ricevuto un premio dal Comitato di storia della Federation of European Neuroscience Societies che ha finanziato lo sviluppo del progetto multimediale Untold Stories: the Women Pioneers of Neuroscience in Europe.

Ha studiato i sistemi di comunicazione delle cellule Simona Polo, ricercatrice al Dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia dell’Università degli Studi di Milano. Esperta nello studio dei linguaggi di propagazione dei segnali cellulari, dal 2005 dirige il programma di ricerca “Complessi molecolari e trasmissione del segnale” presso l’Istituto di oncologia molecolare IFOM. Dal 2016 è membro dell’EMBO e nel 2018 il Comune di Milano le ha attribuito l’Ambrogio d’Oro per i suoi meriti nel campo della ricerca.

C’è anche una coraggiosa ragazzina tra le protagoniste di questo incontro: è Ariel Spini Bauer, nata nel 2007, studentessa della Scuola Secondaria di Primo Grado Carlo Porta di Milano ed è autrice di “Da Grande Farò…” (Editoriale Scienza), libro intervista a 10 grandi personaggi del mondo scientifico, abbracciando tanti temi diversi: dall’astrofisica alla robotica vegetale, dalla divulgazione scientifica all’archeologia.

Moderatrice della conferenza è Nicla Panciera, giornalista e science writer freelance. Scrive regolarmente su La Stampa e D (La Repubblica). Autrice della rubrica “Altre menti” sulla rivista mensile Mind Mente e Cervello. Autrice di “In Piena Libertà e Consapevolezza” con Margherita Hack (Baldini & Castoldi, Milano, 2013) e “Cervelli che contano” con Giorgio Vallortigara (Biblioteca Scientifica Adelphi, Milano, 2014), è docente presso la Scuola di giornalismo Walter Tobagi di Milano.