“Il cinema dei Papi. Documenti inediti dalla filmoteca vaticana”: è un approfondimento sul rapporto tra Chiesa e grande schermo il filo conduttore del nuovo libro di monsignor Dario Edoardo Viganò. La presentazione del libro, che propone una “chiave di lettura delle relazioni del cattolicesimo con la modernità” è in programma presso la curia di Bergamo sabato 16 novembre alle 11, nel giorno del 60° di fondazione della Filmoteca Vaticana voluta da Papa Giovanni XXIII.
La Curia di Bergamo, in collaborazione e con l’alto patrocinio della Prefettura per la Comunicazione della Santa Sede, nel giorno del 60esimo di fondazione della Filmoteca Vaticana – istituita dal Papa Giovanni XXIII, santo bergamasco, proprio il 16 novembre 1959, nei locali che fino a quel momento erano destinati dall’Ufficio informazioni di Guerra – promuove un incontro nel corso del quale interverrà, tra gli altri, anche il Vice Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali Monsignor Dario Edoardo Viganò, che presenterà il suo nuovo libro “Il cinema dei Papi. Documenti inediti dalla Filmoteca Vaticana”.
Il volume – edito da Marietti e illustrato in anteprima all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede alla presenza del Segretario di Stato Vaticano il Cardinale Pietro Parolin – sarà al centro dell’appuntamento di sabato 16 novembre – ingresso libero – in programma alle 11 nella Sala Giovanni XXIII della Curia diocesana di Bergamo.
Insieme all’autore riflettendo sulla provocazione “Se la chiesa va al cinema” interverranno il segretario Generale della Curia di Bergamo, monsignor Giulio Dellavite; il direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Bergamo, don Mattia Magoni; il regista Mimmo Calopresti e il Presidente di Brebemi Spa, Francesco Bettoni.
Nel corso dell’incontro, grazie al Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, verrà presentato anche il Web Doc a puntate “Il cinema dei Papi. La Filmoteca Vaticana”, ispirato al libro di monsignor Viganò, che racconta l’istituzione attraverso testimonianze e reperti video. Si tratta di un percorso articolato in sei brevi episodi che proprio sabato 16 novembre – a sessant’anni dalla fondazione della Filmoteca Vaticana voluta da Papa Giovanni XXIII – verrà pubblicato su www.vaticannews.va, il portale informativo della Santa Sede, e sulle rispettive piattaforme social. Pensato per favorire la conoscenza della Filmoteca Vaticana anche nell’ambiente digitale, il ciclo è stato prodotto da Vatican Media e dalla bergamasca Officina della Comunicazione, nel quadro della collaborazione con il Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, grazie al supporto di A35 Brebemi e di Rekeep.
Il volume “Il cinema dei Papi. Documenti inediti dalla Filmoteca Vaticana” – che si inserisce nell’ambito di un lavoro di ricerca di Monsignor Viganò sulla relazione tra Chiesa e cinema iniziato negli anni ’90 – ripercorre invece diversi orientamenti pastorali verso il mezzo cinematografico, gli approcci di Pio XII e Giovanni XXIII, le loro declinazioni istituzionali, ricostruendo i processi di sviluppo che hanno portato all’istituzione della Filmoteca Vaticana. La vicenda del rapporto tra la Chiesa e il cinema in Italia – vicenda che negli anni si è slegata da un ambito settoriale di ricerche specialistiche per porsi come contesto di ricerca ramificato e oggetto di interpretazioni di diversa natura e profondità – offre una chiave di lettura attraverso cui cogliere visioni, prospettive e interazioni del cattolicesimo verso le grandi trasformazioni politiche, storiche e sociali del XX secolo. E in particolare verso i mezzi di comunicazione di massa nella loro totalità.
In questa ottica l’autore, nell’introduzione, afferma che l’istituzione della Filmoteca Vaticana può essere vista “sia come l’atto finale di una relazione con i media ancorata alla strategia della doppia pedagogia (in equilibrio tra ammonimento e incoraggiamento), fulcro della prospettiva della Chiesa di Pio XII, sia come l’annuncio della profonda rivisitazione del rapporto tra i mezzi di comunicazione di massa e l’azione ecclesiale”.
“La Filmoteca Vaticana custodisce il materiale filmato sulla storia della Chiesa, a partire dal documento del 1896, Papa Leone XIII nei Giardini Vaticani. Nell’archivio sono stati catalogati circa 8.000 titoli, su supporto acetato, magnetico, digitale, provenienti da donazioni. Oltre a documenti storici, la Filmoteca conserva il Fondo Joye, una raccolta di film risalenti ai primordi del cinema, tra cui L’inferno, del 1911; ci sono poi documentari di arte, cultura, attualità e film commerciali di valore artistico e tematico. Alcuni dei materiali più rappresentativi sono richiesti dalle cineteche di tutto il mondo in occasione di festival e retrospettive cinematografiche.
Per la conservazione dei materiali in pellicola (16 e 35 mm.) è stato realizzato un cellario con le condizioni climatiche ottimali: temperatura tra 14° e 18°, umidità relativa al 35%, secondo le indicazioni della FIAF (Fédération Internationale des Archive du Film – www.fiafnet.org) di cui la Filmoteca Vaticana è membro.
La Filmoteca ha una sala di proiezione con 54 posti, ristrutturata nel 2005, dove si svolgono anteprime cinematografiche ed eventi. La sala è nello Stato Vaticano, a Palazzo San Carlo e adiacente ad essa è il cellario per la conservazione delle pellicole.
Dal 1997, con la Fondazione Ente dello Spettacolo e il Pontificio Consiglio della Cultura, la Filmoteca Vaticana partecipa all’organizzazione del Festival Tertio Millennio, che si svolge a Roma nel mese di dicembre e coinvolge cattolici, valdesi, protestanti, ortodossi, ebrei, musulmani. Tale festival interreligioso è l’occasione per rinnovare il dialogo tra le diverse culture, attraverso l’immediatezza del linguaggio cinematografico” (fonte: http://www.comunicazione.va/it/filmoteca-vaticana.html).