Social e potenza comunicativa: l’oratorio di Urgnano sbarca su Telegram

Una grande famiglia che vive insieme sotto lo stesso tetto. Per raccontare l’oratorio di Urgnano si potrebbe partire proprio da questa immagine. Una famiglia dove ciascuno ha le sue particolarità, potenzialità e caratteristiche, ma tutti abitano la stessa casa. Come ogni famiglia che si rispetti anche l’oratorio di Urgnano ha i suoi mille impegni e una bacheca dove poter appuntare tutto per non prendersi nulla. In questo caso, però, la bacheca non è di sughero con foglietti e puntine, ma è social. L’oratorio di Urgnano dopo essere sbarcato su Facebook e Instagram, poco tempo fa ha aperto anche un canale Telegram con il quale la comunità può rimanere aggiornata in tempo reale di tutte le attività.

“L’oratorio di Urgnano è composto da due realtà, l’oratorio di Urgnano e l’oratorio di Basella -racconta don Davide Milani, curato dell’oratorio di Urgnano-. I due oratori cercano di camminare insieme nelle varie proposte soprattutto con la catechesi e durante alcuni momenti di Cre. È una grandissima casa in cui, durante tutto l’anno, si vivono tanti momenti e tanti incontri. All’interno dell’oratorio ci sono tantissime altre realtà come il calcio, gli sbandieratori, i musici dell’Urna, gli Alpini, i cori e la banda parrocchiali. È una grande casa abitata da tante persone”.

I social nati come scomessa

Avere tanti messaggi da consegnare a tanti destinatari non è semplice, ma la tecnologia può venire in aiuto in questi casi. “La realtà social dell’oratorio di Urgnano è partita come una scommessa lanciata con don Davide Visinoni, il mio predecessore. La scommessa era, appunto, quella di creare una pagina Facebook e una pagina Instagram per la festa dell’oratorio che viviamo a giugno, ‘Giovani in Festa’. Si sono detti che se avessero raggiunto un numero di contatti superiore al migliaio, sarebbe stata una scommessa vinta e così è stato. Sia la pagina Facebook che quella di Instagram hanno diversi contatti che utilizziamo per diffondere le varie attività che riguardano tutto ciò che viene offerto dall’oratorio”. La cerchia di “amici” dell’oratorio di Urgnano sui social è molto ampia. Su Facebook sono arrivati a circa 1200 contatti, mentre su Instagram superano i 4000 follower.

Da poco anche su Telegram

Sui social l’oratorio è molto attivo. Ci sono diversi racconti delle attività svolte, avvisi per ogni appuntamento e non manca l’interazione con i follower. Il logo attuale dell’oratorio è stato scelto dalla comunità proprio votando tramite questi canali e ora è arrivato anche il momento di Telegram. “Abbiamo visto che Telegram è un sistema di messaggistica che si sta diffondendo molto e ci piaceva l’idea di essere su questo social con il nostro canale” prosegue don Davide.

“Per iscriversi basta semplicemente cercare ‘Oratori Urgnano e Basella’ e seguirci. Lì vengono pubblicate tutte le novità relative alle nostre proposte. Si passa dal volantino della pizzata all’avviso dell’incontro con i genitori fino alle locandine dei film che vengono proiettati qui al cinema Cagnola e ai risultati delle partite di calcio. Ci sono stati i primi contatti e il canale sta crescendo man mano. Sicuramente non ha la diffusione che hanno le pagine Instagram e Facebook, però ogni giorno ci sono persone nuove. Abbiamo molta fiducia e speranza di arrivare a dei buoni numeri per la diffusione delle notizie”.

I social sono davvero utili a un oratorio?

I social funzionano bene qui a Urgnano, ma se dovessimo estendere la proposta a tutti gli oratori della diocesi? Sono davvero utili questi canali digitali per un oratorio? “I canali social secondo me sono utili – conclude don Davide -. Non sono strumenti per intrattenere delle relazioni, ma li vedo come canali informativi per far conoscere le proposte. Non sono luoghi dove si chiacchiera o si fa un incontro. Noi li intendiamo come un canale comunicativo per permettere a tutti di conoscere ciò che si fa e di venire poi in oratorio e partecipare alla vita oratoriana. Tutti noi sappiamo quanto sia decaduto il foglietto degli avvisi che si dava una volta. Il fatto di avere l’avviso sui social ha un rimando maggiore. È giusto essere sui social come oratorio, ma solamente per una questione informativa”.

 

Ascolta il podcast qui https://www.youtube.com/watch?v=Kx_IV7sRhG8