Liberi in rete: laboratori per conoscere meglio opportunità e rischi dei social media

Ogni settimana vi raccontiamo un laboratorio delle Proposte scuola, che raccolgono le (oltre 90) attività offerte da associazioni ed enti della diocesi di Bergamo alle scuole di ogni ordine e grado. Questa settimana ci concentriamo su rischi e opportunità dell’uso dei nuovi media, con laboratori per i ragazzi delle scuole secondarie, genitori e insegnanti.

I giovani, nativi digitali, sono davvero «Liberi in rete»? Se ne occupa un laboratorio proposto dal Consultorio Familiare della Fondazione Angelo Custode, rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie di primo e di secondo grado. Il sottotitolo è “Social media: nuovi modi di comunicare e di essere in relazione, nuove opportunità e nuovi rischi”. Il progetto prevede una serie di percorsi di sensibilizzazione dei nuovi media e dei social in età adolescenziale. Un tasto dolente: sia per i genitori sia per gli insegnanti è difficile controllare quale uso i ragazzi facciano realmente di smartphone e tablet, anche quando sono consentiti per l’uso didattico, come ormai avviene comunemente nelle “sezioni digitali”.

Proprio per questo il percorso coinvolge anche gli adulti-educatori, genitori e insegnanti. I temi affrontati sono numerosi e spesso delicati, spaziano dall’educazione relazionale al bullismo e al cyberbullismo. La considerazione di fondo è che il web offre strumenti straordinari, capaci di ridurre le distanze tra le persone, favorire l’incontro, facilitare l’accesso alla conoscenza, stimolare il confronto di idee e la condivisione dei saperi, ma ha anche cambiato il rapporto tra l’uomo e le dimensioni fondamentali della sua esistenza, come l’identità, le relazioni, i legami, la sfera pubblica e privata, la libertà e la responsabilità, la privacy e il pudore.

Questa situazione presenta molte opportunità e molti rischi: è facile sia per i ragazzi sia per gli adulti lasciarsi disorientare dai meandri del web e di restare impigliati in un “labirinto” all’interno del quale si smarriscono le principali coordinate dell’educazione e dell’apprendimento. In questo contesto il laboratorio propone, come spiegano gli organizzatori “un affiancamento e un supporto competente alle figure educative della scuola e di altre agenzie educative per aprire un dialogo costruttivo con i ragazzi e aiutarli a capire come i nuovi media cambino alcuni aspetti fondamentali dell’esperienza umana.

Gli interventi degli esperti intendono aiutare i ragazzi a sviluppare una maggiore consapevolezza di rischi e problemi che l’uso inappropriato dei nuovi media può generare e come poterli quindi usare in modo positivo e responsabile. Ai genitori vengono offerti strumenti utili per tutelare i propri figli e per capire meglio quali orientamenti seguire nel proprio ruolo educativo. I contenuti proposti ai docenti contemplano anche le possibilità formative e didattiche offerte dal web, oltre alle linee guida per la prevenzione e la sensibilizzazione nel contesto della scuola. Le attività proposte sono interattive e svolte con esercitazioni pratiche che mostrino casi concreti e l’utilizzo diretto degli strumenti presi in analisi, sempre con la guida degli esperti del consultorio. Per informazioni ci si può rivolgere a formazione@consultoriofamiliarebg.it o cliccare qui per leggere la scheda di approfondimento.