“Durante la notte abbiamo sentito numerose scosse di terremoto. Con l’ultima, fortissima delle ore 4.37, sono iniziati a cadere i quadri, gli oggetti sopra i mobili. I calcinacci si staccavano dal soffitto. Tremava tutto e siamo corsi per strada”. Così don Stefano Ulivi, parroco della Parrocchia di San Silvestro, a Barberino di Mugello, in provincia di Firenze. “I vigili del fuoco, che sono accorsi in breve tempo – spiega al Sir don Ulivi – dopo il sopralluogo alla Parrocchia e alla Canonica, le hanno dichiarate inagibili. Ora ci troviamo fuori, davanti alla Chiesa per presidiarla. Forse dovrebbe arrivare la Soprintendenza per verificare i danni a un quadro. Il porticato è pericolante e anche la facciata ha riportato una crepa evidente. Dall’interno si vedono le travi di legno scoperte”. Don Ulivi aggiunge: “In tutto il comune, la Protezione civile sta monitorando la situazione. Non risulterebbero danni a persone. Mentre agli edifici sì, a Scarperia, a San Piero e a Barberino”.

“Era dal 29 giugno del 1919 che in Mugello, dove vi è stato l’epicentro, non si registrava un terremoto di questa entità. All’epoca ci furono oltre 100 morti. Si registrò una scossa tra il settimo e il nono grado della scala Mercalli”, conclude il parroco. Al momento l’arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori, si sta recando nelle zone colpite per esprimere tutta la sua vicinanza e per verificare la situazione. Le scuole sono chiuse in tutto il Mugello. Il traffico ferroviario nel nodo di Firenze è sospeso.

In via precauzionale è stata decisa la chiusura delle scuole in tutto il Mugello: niente lezioni a Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Firenzuola, Vaglia, Vicchio, Scarperia San Piero. La disposizione in seguito alle scosse di terremoto che si sono verificate nell’area del Mugello, in Toscana, nelle ultime 12 ore, con la più forte di magnitudo 4.5 registrata dall’Ingv alle 4.37, avvertita fino a Firenze e Pistoia. È ripresa la circolazione dei treni sulla linea ad Alta velocità nei pressi del nodo di Firenze nonostante i ritardi superiori all’ora. Infatti, la circolazione è ripresa ma i treni scontano ancora i ritardi accumulati in seguito alla sospensione decisa per consentire ai tecnici di effettuare le verifiche sulla linea. Secondo quanto si apprende da Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) e dalla Protezione Civile, sono invece ancora in corso i controlli sulle linee regionali, che però dovrebbero riaprire a breve.