A proposito di Sardine. E di altri animali marini

Il 13 dicembre è il giorno della chiamata a raccolta delle Sardine bergamasche. Dopo Bologna, Milano e tante altre città. In attesa di Roma.

Fenomeno sorprendente e spiegabile insieme

Il fenomeno delle Sardine è sorprendente e spiegabile insieme. Sorprendente per i numeri che i media danno. Si parla di percentuali che viaggiano verso il 10 per cento per un eventuale nuovo partito ispirato dal movimento che ha invaso la scena. Ma il fenomeno è anche, insieme, prevedibile. Ormai la grande forza che muove gli spostamenti politici degli italiani è l’ansiosa ricerca del nuovo. I Cinque Stelle sono nati e sono esplosi per questo: erano nuovi. Si sono afflosciati per il motivo uguale e contrario: non sono più nuovi.

La lotta per uno stile nuovo di fare politica

Ma le Sardine sono nuove non solo perché sono nate da poco, ma anche per un altro, banale e importante motivo: non sono un partito. Non lo sono e, pare, non hanno nessuna intenzione di diventarlo (per la verità anche i Cinque Stelle sono movimento e non partito. Ma si sono accorti che per governare non basta essere movimento. E difatti sono sempre più simili a un partito. Con buona pace della abbondante retorica grillina).

Dunque le Sardine non sono partito, non governano e non vogliono governare. Troppo comodo? Può darsi. Ma le Sardine vogliono fare soprattutto due semplici cose. Prima: snidare le idee e coloro che hanno voglia di pensare: un invito a impegnarsi, a uscire allo scoperto, a non dare deleghe scontate. Seconda: contestano lo stile dell’aggressione e dell’odio che caratterizza molti dei rapporti correnti tra le forze politiche al governo e all’opposizione.

Lo spazio politico prima della politica

Dunque non fanno politica, ma cercano di creare l’atmosfera giusta perché si faccia una buona politica. Dunque non fanno, ma si danno da fare perché si faccia bene. Da notare: in questo ambito – del prepolitico, dello stile della politica – nessuno dice e nessuno si impegna. Perché quell’ambito è senza il fascino indiscreto del potere. Quindi quelli che si rivolgono alla politica o non fanno nulla o fatto tutto. Le Sardine rifiutano il nulla ma non ambiscono il tutto. Per questo piacciono e per questo hanno successo.

Sardine, balene e squali

C’è da augurare alle Sardine di continuare di restare agili e sguscianti, forti solo perché sono tante. E lascino che la balena Salvini continui a menare i suoi gran colpi di coda e a sbuffare i suoi soffioni. E i vari squali si impegnino a mangiare e a mangiarsi.

È molto facile prevedere però che, mentre altre sardine si aggiungeranno, sarà sempre più difficile che balene e squali, troppo pesanti con i loro pancioni e troppo fiduciosi nei loro denti aguzzi, sarà sempre più difficile che balene e squali si mettano a fare le sardine.