La complessità dell’Africa. Uno sguardo oltre gli stereotipi: (per)corso di geopolitica con le Acli

Vasta trenta milioni di chilometri quadrati, pari a cento volte l’Italia, composta da cinquantaquattro stati, popolata da oltre un miliardo di persone, che, secondo le previsioni demografiche raggiungeranno i cinque nel corso del secolo, detentrice del 65% delle risorse naturali presenti sul Pianeta e una crescita economica del 5% annuo, l’Africa, il Continente Nero, il continente più giovane in assoluto, distante poco più di 70 chilometri dall’Italia, è il tema scelto dalle ACLI provinciali di Bergamo per il nuovo (per)corso di geopolitica, “La complessità dell’Africa. Uno sguardo oltre gli stereotipi”, che partirà lunedì 13 gennaio. “La scelta di mettere l’Africa al centro di questo nuovo percorso di geopolitica è legata alla centralità del continente africano nelle dinamiche mondiali – spiega Mario Ghidoni, delegato dell’area Pace e Mondialità delle ACLI di Bergamo, che continua – Oltre ad essere stata culla della storia dell’umanità, l’Africa gioca un ruolo fondamentale per il futuro del Pianeta, tanto in termini demografici che economici, impossibile da ignorare”.

Come dichiarato dal titolo dell’iniziativa, l’obiettivo del (per)corso sarà quello di fornire molteplici ed eterogenei spunti di lettura e riflessione di un continente del quale troppo spesso si parla in maniera sommaria e superficiale. Il programma composto da sette incontri, che si terranno ogni lunedì dal 13 gennaio al 24 febbraio, dalle 18.30 alle 22, racconterà alcuni degli innumerevoli volti di questo continente generatore della vicenda umana: si inizierà dalla storia, parlando di colonialismo e processi di decolonizzazione, per poi affrontare la questione economica tra sfruttamento e sviluppo, le dinamiche sociali e il fenomeno migratorio, fino a parlare di religione e partecipazione civile. Ogni incontro sarà strutturato in due momenti, che vedranno alternarsi gli interventi di relatori esperti, tra cui Michele Brunelli, docente presso l’Università degli Studi di Bergamo, Camillo Casola, ricercatore dell’ISPI, e Toeme Makhweliha, vescovo mozambicano, a lavori di gruppo e laboratori in cui saranno i partecipanti a contribuire con il proprio intervento alla realizzazione del percorso, intervallati dal buffet di cibi africani organizzato dall’Associazione “Cibo di ogni colore”.

Nonostante molte siano le tematiche contemporanee che avremmo potuto scegliere per coinvolgere la cittadinanza in una riflessione comunitaria, popolare, realista e responsabile di ciò che interroga quotidianamente il nostro vivere, la decisione è ricaduta sull’Africa per la sua paradossale lontana vicinanza – continua Ghidoni: troppo spesso, di fatto, non si è in grado di cogliere che tutto quanto accade dall’altro lato del Mediterraneo genera fenomeni che interessano il mondo intero, ma dei quali, in Italia, a causa della narrazione corrente, se ne percepisce soltanto una minima parte, come si trattasse della punta di un iceberg. Per questa ragione vorremmo che la partecipazione al corso non soltanto serva a distruggere preconcetti e costruire consapevolezza, ma anche e soprattutto che generi nei partecipanti uno spirito critico capace di approfondimento e riconoscimento di una storia comune ed indivisibile”.

 

Per maggiori informazioni e per iscriversi, utilizzare il seguente link: http://www.aclibergamo.it/percorsi/geopolitica/.