Guggenheim. La collezione Thannhauser, da Van Gogh a Picasso: in mostra la storia di un’amicizia

C’è la storia di un’amicizia nel cuore della mostra “Guggenheim. La collezione Thannhauser, da Van Gogh a Picasso” a Palazzo Reale a Milano fino al primo marzo, promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale,  MondoMostre Skira e organizzata in collaborazione con The Solomon R. Guggenheim Foundation, New York. È quella tra Justin Thannhauser, collezionista d’arte e mecenate, e Pablo Picasso. Sono tredici le opere del grande pittore spagnolo che si possono ammirare nel percorso curato da Megan Fontanella, curatrice di arte moderna al Guggenheim. Quella che colpisce di più è forse “Le Moulin de la Galette”, che Picasso dipinse nel 1900, a 19 anni, appena arrivato a Parigi. Lo stile è molto diverso da quello dei suoi più celebri capolavori, come “Guernica”, ma nella pennellata svelta e sensibile, nell’attenzione ai particolari, nella cura – geometrica e cromatica – della composizione si legge già molto del pittore (appassionato e lucido) che diventerà. Ogni dipinto esposto aggiunge un tassello alla storia di Picasso e della sua amicizia con Thannhauser, passando attraverso l’evoluzione dello stile dell’artista,. “L’aragosta e il gatto” del 1965 (otto anni prima della morte di Picasso) è il dono di nozze per Tannhauser, e illustra in modo affettuosamente scherzoso il rapporto coniugale.

I paesaggi di Van Gogh

I gioielli di questa mostra, visitata da oltre mille persone al giorno, 114 mila dall’apertura, sono molti. Suscita una grande emozione entrare, per esempio, nella sala che ospita tre opere di Vincent Van Gogh: Paesaggio con la neve (Paysage enneigé), Arles, febbraio, 1888, Montagne a Saint-Rémy (Montagnes à Saint-Rémy), Saint-Rémy-de-Provence, luglio 1889 e Strada con sottopasso, Asniéres, 1887. Tre scorci a tinte pastellate che sembrano sussurrare più come gridare, in cui le pennellate sono più sottili di quelle che possiamo ammirare in celebri opere come la “Notte stellata” custodita al Moma di New York. Il loro pregio sta proprio in  questa delicatezza, nell’atmosfera intima e pensosa che cattura lo sguardo e arriva al cuore. C’è uno straordinario dipinto di Claude Monet che da solo potrebbe valere la visita: “Palazzo Ducale visto da San Giorgio Maggiore” (1908),  donato al Guggenheim da  Hilde Thannhauser. Il profilo di Venezia immerso in una tiepida luce rosata, che esalta il fascino della laguna e lo rende diafano, impalpabile, quasi astratto. Un solo quadro, ma di grande valore, anche di Vasily Kandinsky, Montagna blu (1908-­‐1909), opera fondamentale nel percorso dell’artista, molto  amato da Solomon R.  Guggenheim che fu un grande collezionista di Kandinsky di cui il Museo possiede più di 150 opere. E poi, ancora, capolavori di Pierre Auguste Renoir, Edouard Manet, Georges Braque, Paul Cezanne, Edgar Degas (di cui si possono ammirare tre delicatissime sculture in bronzo), George Seurat, Henri Rosseau, Paul Klee, Henri Matisse e molti altri.

Percorsi e laboratori didattici per bambini e famiglie

L’allestimento offre molti spunti per l’attività didattica, per itinerari alla scoperta dell’uso del colore, delle forme, dei volumi nella composizione: non è raro, durante la visita, incontrare classi di bambini e ragazzi intenti a osservare i quadri e poi a disegnare ispirandosi a colori e composizioni dei grandi maestri. Anche nel mese di febbraio sono previste numerose attività per le famiglie: “Viaggio fra mucche gialle e montagne blu” una visita ludica per famiglie con bambini di 4-5 anni; “Con gli occhi di: istruzioni per cambiare punti di vista!” visita ludica per famiglie con bambini di 6-10 anni e infine “L’arte a modo mio”, visita guidata per famiglie con adolescenti. Tutte le descrizioni sono reperibili sul sito della mostra. C’è ancora un mese di tempo per ammirare questi dipinti a Milano: al termine della mostra torneranno infatti al Guggenheim di New York. Per informazioni sulla mostra e per prenotare una visita clicca qui.

 

 

 

 

 

 

Nella foto: Pablo Picasso

Le Moulin de la Galette, Parigi, ca. novembre 1900

Olio su tela, 88,2 x 115,5 cm

Solomon R. Guggenheim Museum, New York

Thannhauser Collection, Donazione Justin K. Thannhauser

78.2514.34

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