Villaggio degli Sposi: dal restyling del centro sportivo nuovo slancio per il quartiere

Da semplice centro sportivo a occasione di aggregazione e inclusione per un intero quartiere: è questo il nuovo Villaggio dello Sport. Un progetto sociale che punta al rilancio della struttura intitolata al carismatico don Bepo Vavassori, e, contemporaneamente, alla creazione di ulteriori opportunità per gli abitanti del Villaggio degli Sposi. Con questo obiettivo, sei realtà del terzo settore – il Consorzio Ribes, la cooperativa sociale Why Not, Oikos, l’Unione Sportiva Villaggio degli Sposi (USVS), Your Best Trainer e Nutopia srl – si sono unite in un Raggruppamento temporaneo d’impresa (Rti): gestiranno il centro sportivo per vent’anni, come prevede la convenzione firmata con il Comune di Bergamo.

«Fondamentale nella realizzazione del progetto è stato il costante e proficuo dialogo tra soggetti che, seppur diversi tra loro, hanno tutti a cuore il bene comune – spiega il presidente del Consorzio Ribes, Valerio Mari, durante la presentazione del Villaggio dello Sport alla stampa, avvenuta venerdì scorso –. Il non profit con l’attenzione all’educazione e all’inclusione. Il mondo imprenditoriale, per la costruzione di servizi ristorativi da offrire sul mercato e occasioni di inserimento lavorativo. E, infine, l’istituzione pubblica, con la visione più attenta alla partecipazione del quartiere. Crediamo che questa alleanza sia un importante elemento di innovazione per la nostra città, perché il benessere, oltre che con i servizi, si costruisce anche attraverso i luoghi di aggregazione».

Al momento, il Raggruppamento temporaneo d’impresa ha messo sul piatto 200 mila euro per far decollare il progetto. 150 mila dei quali solo per dotare di manto sintetico l’attuale campo da calcio in sabbia. «Nei prossimi giorni, partiranno i lavori per il rifacimento del terreno di gioco – racconta Emanuele Arioli, vicepresidente di Your Best Trainer -. È un campo esterno di calcio a 9, dal quale intendiamo ricavarne due a 7, la cui inaugurazione è prevista entro la fine della primavera. Un intervento simile, sempre con materiale sintetico, lo faremo anche sul campo da tennis esterno, mentre quello coperto è già perfettamente utilizzabile. Il campo da bocce interno, invece, è stato recentemente sistemato e convertito in una palestra, che useremo per promuovere corsi sul benessere dell’anziano, per curare l’aspetto fitness e per concedere uno spazio ad altre realtà associative, come le scuole di arti marziali. Resta escluso dai lavori, per ora, il campo da calcio a 11: valuteremo in futuro se apportare interventi».

Con il restyling degli impianti ludici, il quartiere riavrà un luogo dedicato allo sport, oltre che una rinnovata area verde ad uso pubblico. E le idee, su come utilizzare campi e palestre, non mancano: ad esempio, si parla di portare al Villaggio corsi di rugby, di organizzare un progetto legato al Parkinson e di fondare un’Academy di perfezionamento calcistico. «Quest’ultima proposta l’abbiamo pensata in collaborazione con il Papu Gomez – chiarisce Arioli -: il capitano dell’Atalanta, infatti, è socio di Your Best Trainer. L’Academy verrà aperta per quei bambini e ragazzi, fino ai 14 anni, che hanno già una loro squadra, ma vogliono perfezionarsi. Gli istruttori saranno tre ex giocatori: Gabriele Perico, Simon Laner e Ivo Rivera. Inoltre, faremo anche corsi di formazione per gli allenatori e ospiteremo il pre ritiro dei professionisti».

Oltre all’attività sportiva, il progetto contempla importanti innovazioni anche sotto l’aspetto sociale. In particolare, è prevista l’apertura di uno spazio gioco per bambini. «Una possibilità per i genitori che lavorano: lo spazio, seguito da un’educatrice professionale, sarà aperto gratuitamente dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 18», svela il vicepresidente della cooperativa sociale Why Not, Davide Minola.

Poi, nel nuovissimo Bombonera Social Pub – attivo dal prossimo marzo – verranno inseriti sette ragazzi con disabilità. Grazie all’isola formativa finanziata dalla Provincia – per 20 mila euro -, impareranno l’attività di cameriere e aiuto-cameriere. «Vogliamo essere qualcosa di più del classico bar del centro sportivo – spiega Francesco Tassielli di Nutopia –. Nel quartiere del Villaggio degli Sposi, tutti gli esercenti chiudono verso le 18.30. Da qui, nasce l’idea di poter essere un luogo di riferimento non solo per gli sportivi, ma per tutti i residenti. Il nome Bombonera l’abbiamo preso in prestito da uno stadio argentino, tra i più suggestivi al mondo: vogliamo che anche questo sia un ambiente caldo. Ci saranno tre maxi-schermi per le partite e un social table per condividere la pizza. L’aspetto che ci sta più a cuore, però, è senza dubbio quello sociale. Come Nutopia, veniamo dall’esperienza di gestione dell’Edonè: lì abbiamo favorito l’inserimento lavorativo di diversi soggetti svantaggiati. Allo stesso modo, qui alla Bombonera potranno trovare un’occupazione sette ragazzi con disabilità, che seguiranno un percorso di formazione per imparare a lavorare in un ristorante».

«Ci vuole bravura e dovrete averne tanta — raccomanda al Raggruppamento temporaneo d’impresa Loredana Poli, l’assessore allo Sport del Comune di Bergamo -. Non si tratta solo di gestire un centro sportivo, ma di pensare allo sport e ai suoi valori: è una proposta nuova, che si pone l’obiettivo di fornire servizi ai cittadini. Coniugando sport, educazione e lavoro». A breve inizieranno le operazioni per la sistemazione dei campi e, in primavera, il Villaggio dello Sport verrà ufficialmente inaugurato. Uno spazio che vuole essere un punto di riferimento per tutte le fasce di età: dai bambini agli anziani. E, soprattutto, un modello di attenzione al bene comune, replicabile anche in altre aree della città.