Oratorio Terno d’Isola: vivere insieme per trasmettere lo stile dell’oratorio

‘Sul lungomare del mondo’ con lo stesso passo, con lo stesso stile. Gli adolescenti dell’oratorio di Terno d’Isola hanno vissuto insieme una settimana incentrata sul valore e sullo stile del luogo che hanno chiamato casa per diversi giorni. Una convivenza voluta da don Luca e i suoi educatori per trasmettere ai ragazzi il senso dello stare insieme in oratorio.

“L’esperienza è nata l’anno scorso da un desiderio di don Luca – racconta Eligio Cattaneo, uno degli educatori degli adolescenti -. Vedendo che i tempi erano maturi, abbiamo sperimentato questo nuovo tipo di esperienza ed è andata bene. Così quest’anno abbiamo deciso di ripeterla e il numero dei ragazzi è raddoppiato”. A prendere parte alla proposta sono stati 58 ragazzi dalla prima alla quarta superiore. Hanno vissuto insieme condividendo tempi e spazi comuni.  La convivenza aveva come titolo ‘Sul lungomare del mondo’ e, accanto ai momenti quotidiani, i ragazzi hanno potuto vivere delle occasioni sia di divertimento che di riflessione.

Gli incontri con la comunità dei frati di Baccanello, i monaci di Pontida e lo staff dalla casa Amoris Laetitia hanno scandito la settimana. Entrando in contatto con diversi stili di stare insieme, gli adolescenti hanno potuto approfondire il loro senso di comunità. “Durante la settimana -prosegue Eligio- abbiamo visitato la casa Amoris Laetitia. Lì vengono ospitati tanti ragazzi con diverse problematiche ed è stato un incontro molto toccante. Inizialmente, i nostri adolescenti erano un po’ intimoriti e non sapevano cosa aspettarsi. Dopo una prima conoscenza sono rimasti molto colpiti dalla bella atmosfera del posto. Insieme ai ragazzi della casa, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo dato una mano per sistemare la palestra, preparare le torte e dipingere il murales”.

“Gli altri due incontri molto significativi sono state le visite ai frati di Baccanello e ai monaci di Pontida. Chiacchierando con loro abbiamo potuto capire che esistono tante realtà che hanno a cuore lo stile della comunità”.
La convivenza, però, non è stata un’occasione di crescita solo per gli adolescenti, ma anche per i loro genitori. All’interno della settimana, il don e gli educatori hanno organizzato una cena condivisa invitando anche mamme e papà a partecipare. “Invitare i genitori a cena -spiega Eligio- era un modo semplice per sottolineare quanto sia importante conoscere il mondo dei propri figli. C’è stato un momento di riflessione in cui genitori e ragazzi hanno potuto confrontarsi ed è stato molto bello”.

Tra i tanti ricordi, gli adolescenti dell’oratorio di Terno d’Isola portano a casa soprattutto lo stile della convivenza. Un modo di essere da portare con sé e rigiocare quotidianamente. È un essere autentico e semplice che fa vivere al meglio l’unicità di ogni incontro.

Se i ragazzi si sono portati a casa uno stile unico legato al senso della comunità, per gli educatori è stata un’occasione per ricaricare le pile. “Grazie alla convivenza ho riscoperto me stessa -racconta Melissa-. L’oratorio, per me, è come una seconda casa, ma ultimamente non avevo molto tempo da dedicargli. Voglio impegnarmi ad essere più presente”. Una casa che diventa tascabile ed è sempre a portata di mano vivendo con il giusto spirito come sottolinea Maria Laura. Oltre ad essere casa, l’oratorio è anche veicolo di valori importanti. “Abitare l’oratorio è imparare lo stile di Gesù -dice Eligio-. Crescendo con fede si comprende che insieme si possono fare grandi cose”. “Significa anche mettere da parte l’egoismo e volgere lo sguardo all’altro” aggiunge Federica.

“Vivere una convivenza in oratorio – conclude don Luca Bertulessi, curato dell’oratorio di Terno d’Isola- è un’occasione per far capire che qui ciascuno ha il suo posto. È il posto che ci ha preparato il Signore. Speriamo di crescere dei ragazzi con uno sguardo obiettivo e sereno sulla vita”.