Papa Francesco: preghiamo il Signore della vita di fermare la minaccia della morte. Alle 12 il padre nostro

“Impegniamoci per la vita degli altri, specialmente dei malati e dei bisognosi. Penso in particolare agli anziani. Loro meritano la nostra stima e la nostra attenzione. Grazie al loro impegno e alla loro cura siamo qui e abbiamo questo stile di vita”. E’ il saluto del Papa in lingua tedesca. Salutando i fedeli polacchi, al termine dell’udienza, Francesco ha ricordato che oggi cade la solennità dell’Annunciazione del Signore: “Riviviamo il mistero del Figlio di Dio che si è fatto uomo ed è nato dalla Vergine Maria. Ella con magnanime prontezza ha accolto e protetto la sua vita concepita dallo Spirito Santo”. “Ogni vita umana è un inestimabile dono di Dio”, ha ribadito il Papa tornando sul tema al centro della catechesi dell’udienza generale: “Ce ne rendiamo conto sempre di più in questo periodo, in cui l’epidemia toglie la vita a tantissime persone”. “Per intercessione di Maria, preghiamo il Signore della vita di fermare la minaccia della morte e di infondere nei cuori di tutti gli uomini il rispetto per ogni vita”, la preghiera di Francesco.

Ogni vita umana costituisce un valore inestimabile

“Ogni vita umana, unica e irripetibile, vale per se stessa, costituisce un valore inestimabile”. A ribadirlo è stato il Papa, a 25 anni dell’enciclica di Giovanni Paolo II Evangelium vitae, al centro dell’udienza di oggi, trasmessa in diretta streaming dalla Biblioteca privata. “Questo va annunciato sempre nuovamente, col coraggio della parola e il coraggio delle azioni”, l’invito di Francesco: “Questo chiama alla solidarietà e all’amore fraterno per la grande famiglia umana e per ciascuno dei suoi membri. Perciò, con San Giovanni Paolo II, ha fatto questo enciclica e con lui ribadisco con rinnovata convinzione l’appello che egli ha rivolto a tutti venticinque anni fa: ‘Rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita, ogni vita umana! Solo su questa strada troverai giustizia, sviluppo, libertà, pace e felicità!’”. Il messaggio dell’Enciclica Evangelium vitae, secondo il Papa, è “più che mai attuale”: “Al di là delle emergenze, come quella chi stiamo vivendo oggi – la consegna – si tratta di agire sul piano culturale ed educativo per trasmettere alle generazioni future l’attitudine alla solidarietà, alla cura, all’accoglienza, ben sapendo che la cultura della vita non è patrimonio esclusivo dei cristiani, ma appartiene a tutti coloro che, adoperandosi per la costruzione di relazioni fraterne, riconoscono il valore proprio di ogni persona, anche quando è fragile e sofferente”.

La testimonianza silenziosa di chi sta accanto ai malati

“Penso con gratitudine alla testimonianza silenziosa di tante persone che, in diversi modi, si stanno prodigando al servizio dei malati, degli anziani, di chi è solo e più indigente. Mettono in pratica il Vangelo della vita, come Maria che, accolto l’annuncio dell’angelo, è andata ad aiutare la cugina Elisabetta che ne aveva bisogno”. E’ l’omaggio del Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, trasmessa in diretta streaming dalla Biblioteca privata del Palazzo apostolico. “Venticinque anni fa, in questa stessa data del 25 marzo, che nella Chiesa è festa solenne dell’Annunciazione del Signore, San Giovanni Paolo II promulgava l’Enciclica Evangelium vitae, sul valore e l’inviolabilità della vita umana”, ha esordito Francesco, secondo il quale “il legame tra l’Annunciazione e il ‘Vangelo della vita’ è stretto e profondo, come ha sottolineato San Giovanni Paolo nella sua enciclica”. “Oggi, ci troviamo a rilanciare questo insegnamento nel contesto di una pandemia che minaccia la vita umana e l’economia mondiale”, il riferimento all’emergenza sanitaria in atto: “Una situazione che fa sentire ancora più impegnative le parole con cui inizia l’Enciclica. Eccole: ‘Il Vangelo della vita sta al cuore del messaggio di Gesù. Accolto dalla Chiesa ogni giorno con amore, esso va annunciato con coraggiosa fedeltà come buona novella agli uomini di ogni epoca e cultura”. Tutti i fedeli sono invitati a unirsi al Papa alla recita del padre nostro oggi alle 12.