Quarantena a 14 anni, pensieri e strategie di resistenza: “I nonni sono la nostra anima”

Questo testo è stato scritto da un ragazzo di quattordici anni, studente di prima superiore in un liceo scientifico di Bergamo. Racconta la quarantena a modo suo: un’attiva vita digitale, intesa soprattutto come un modo per mantenere le relazioni sociali e tante scoperte, come il grande valore dei nonni. Strategie personali di resilienza.

La quarantena: sarà forse che ci sentiamo più annoiati del solito, o forse sarà qualcosa di diverso? Alla fine tanti dicono che queste lunghe giornate sembrano non finire mai… Bah, chissà perché a me sembrano un mucchio di balle, se posso essere franco, e ora vi spiegherò il perché. Molti sostengono che attualmente si sentono soli, trascurati, lontani. Ma è proprio questo il punto: secondo il mio parere la gente ancora non si è resa conto di quanto alla fine la lontananza tra le persone le faccia anche riflettere.
Ora proviamo a fare un paragone, compariamo le ore in cui un nipote in periodi normali discute con i suoi nonni, o in generale il tempo che trascorre con loro e quello in cui li pensa. Confrontiamolo con la vita di oggi: quarantena, tristezza e lontananza. A mio parere, è proprio questo il momento in cui quel nipote forse un po’ noncurante, che prima dava per scontati tutti quei momenti trascorsi insieme, si accorge del valore della vita dei suoi nonni, proprio ora che sono così lontani capisce quanto siano fondamentali nella sua vita, quanto gli abbiano insegnato, un po’ come dei “genitori alla seconda”.
Tanti purtroppo non hanno avuto il privilegio di trovare questa consapevolezza prima dell’ultimo addio, ma per molti altri ora si è aperta un’opportunità inimmaginabile. Non pensate che il tempo che usate per far capire alla nonna/o come funziona quello che loro chiamano “arnese diabolico” (con aggiunta di particolari coloriti, e intendiamo tablet e smartphone) sia tempo buttato. Con qualunque mezzo ora possiate comunicare con loro sarà perfetto. Una chiamata, un messaggio, basta poco per far sentire a una persona la propria presenza, basta un sorriso, e se viene bene probabilmente questo dona anche a chi compie questo piccolo gesto una sensazione meravigliosa, come sentirsi completi.

Ma la quarantena poi non dà solo questa possibilità. Sia per i giovani sia per i più anziani, l’immenso mondo di internet non permette mai di annoiarsi, anche se ovviamente non è tutto oro. Per esempio un sito come “notiziesuperaffidabili.it” finisce per riempire la testa di inutili sciocchezze e questo non porterà a nulla, se non ad altri dubbi e problemi. Molti adulti cadono in questi tranelli e riportano notizie non controllate e poco credibili sui loro profili social. Lo capisco che per tanti questo tipo di osservazioni potrebbe essere dato per scontato, ma purtroppo quello che capita di leggere tutti i giorni insegna che non è così. La disinformazione è una piaga terribile, imparare a distinguere le “bufale” dalle notizie veritiere è una pratica che si può sempre migliorare! Io so di essere solo all’inizio. Ma a parte questo, riprendendo il discorso, su internet si possono trovare anche video interessanti, che possono insegnare moltissime cose, tutorial, approfondimenti tecnici oppure anche banalissimi giochi adatti per intrattenere. Si può anche dare sfogo alla propria creatività e crearne uno da zero, non si sa mai! Tutto questo poi si affianca alla possibilità di rivedere quando più ne abbiamo voglia familiari e amici, vecchi e non, con riunioni di classe, di famiglia oppure, perché no, tra singoli (ovviamente attraverso la video chiamata!). Tutto è possibile a patto di non porsi limiti, ci sono mondi infiniti, ricolmi di brutte ma anche di magnifiche esperienze, pronte per essere vissute. Non è mai tardi per incominciare, ma soprattutto, e questo è importante, non bisogna mai pensare che non c’è speranza, non bisogna mai credere di essere stati abbandonati e rinchiusi senza possibilità di vivere la nostra vita. Credo che questo sia molto importante soprattutto per i più anziani: vorrei che continuaste a vedere sempre la vita come un dono e un’opportunità. Non cadete mai e poi mai nell’errore di pensare che siete un peso che la società si ritrova a sopportare, come alcuni hanno detto. Siete, e sarete sempre, la risorsa più grande, la vostra presenza è preziosa e ci dice quello che siamo, le nostre origini, e la nostra anima. Non dimenticatelo mai.
Francesco Noris