Il primo desiderio esaudito dopo la quarantena: la passeggiata all’aria aperta

La prima cosa fatta, il primo desiderio esaudito: uscire per immergersi nel verde. Anche solo per mezz’ora. Era questo ciò che più i miei bimbi aspettavano con ansia. “Appena finisce la quarantena ci facciamo un ben picnic nel bosco?!”. E così è stato. L’hanno pensata per giorni, l’hanno coccolata, l’hanno proprio voluta. La loro gita dietro casa post quarantena.

Il papà li ha aiutati a preparare panini e frutta prima di andare in ufficio, loro hanno recuperato due zaini, si sono vestiti, hanno messo il guinzaglio al cane. Io sono stata letteralmente travolta dall’entusiasmo di due bambini che, effettivamente, non mettevano la testa fuori dalla porta di casa da parecchio tempo.

“Pronti via. Mi raccomando, tenete la mascherina e le distanze dalla gente, bisogna rispettare quel che ci hanno detto”. Ma non c’era bisogno di dire niente, erano già mentalizzati, più bravi di me ad adattarsi a qualsiasi indicazione pur di tornare ad appropriarsi di una parte del loro essere tenuta per troppo assopita.

La passeggiata, per la cronaca, doveva essere breve. Ma niente, sono stati inafferrabili. Mai visto correr così Alice, che in genere dopo duecento metri insiste per esser presa in braccio. Siamo andati nel boschetto dietro casa, abbiamo ritrovato i grossi sassi sui quali ci sedevamo a fare i picnic estivi improvvisati. “Questo era il mio, c’è ancora. Però attorno ci sono molti più animali, guarda mamma quante coccinelle, che bello!”. “Io ho portato Orso, anche lui deve godersi il sole qui con noi”.

Hanno raccolto fiori, creato casette per scarafaggi e bruchi. Hanno trovato tronchi da trasportare, acceso fuochi invisibili, dormito sotto una pioggia di petali. Si sono sporcati completamente, hanno urlato. Non volevano più tornare a casa. Dopo tre ore hanno vinto la stanchezza e la fame, e pian piano abbiamo fatto dietrofront. “Hai visto mamma? Con gli esseri umani fermi per la quarantena gli animali si sono ripresi la natura. Dici che ora le persone impareranno a trattarli meglio?!”.

Dici che ora le persone saranno migliori?! Mah…ne dubito Tommy. Ma spero che tutto questo ci lasci dentro tanto. Io di certo non dimenticherò questa mattinata all’aria aperta, i colori, i profumi, le sensazioni che no, vorrei davvero non dar più per scontati. “Lo facciamo anche domani? E quando rivediamo i cuginetti? E i nonni?”. Con calma, bimbi. Intanto gustiamoci questa full immersion di emozioni. Poi sarà la volta degli affetti, dei parenti, degli amici. E sono certa che saprete guardare tutti con occhi nuovi.