Cologno al Serio, don Davide Rota Conti: “Un bel segno di normalità tornare alle celebrazioni con il popolo”

«Prudenza e rispetto delle regole ma soprattutto un bel segno di normalità tornare alle celebrazioni con il popolo». Così, commenta entusiasta don Davide Rota Conti, curato dell’Oratorio di Cologno al Serio.

Da lunedì scorso, grazie all’entrata in vigore del recente protocollo redatto e firmato da CEI e dal governo italiano, sono cominciate gradualmente le messe con i fedeli e ciascuna parrocchia ha dovuto adattare una serie di misure volte a rispettare le normative prescritte dal protocollo e favorire l’accesso dei fedeli in chiesa.

Anche i sacerdoti con i volontari della Parrocchia di Cologno al Serio, consapevoli dell’imminente arrivo dei fedeli, hanno dovuto fare i conti con molti cambiamenti.

Primo fra tutti, il numero massimo di persone che potrà entrare in chiesa. La chiesa parrocchiale di Cologno al Serio, Santa Maria Assunta, potrà contenere al massimo 170 persone. Ciò non causa problemi particolari per le messe feriali. Per quanto riguarda invece le messe festive, per evitare  che fuori dalla chiesa si crei assembramento col rischio di dover mandare a casa qualcuno, è stato messo a disposizione per i fedeli un servizio di prenotazione online sul sito della Parrocchia con il quale selezionare la messa a cui si vuole partecipare e prenotare l’accesso in modo da ricevere un QR code da mostrare all’ingresso in chiesa. Chi non ha dimestichezza con le tecnologie, potrà telefonare alla segreteria dell’Oratorio (tel. 035 4819067) dove un incaricato, dal lunedì al venerdì, dalle 15.30 alle 17.30, prenderà le prenotazioni e comunicherà ai fedeli un codice personale da scrivere su un biglietto e presentare all’entrata della chiesa.

Un secondo aspetto sono gli orari delle messe che, come spiega don Davide Rota Conti, si svolgeranno nei giorni feriali «alle 7.30, alle 9, alle 16.30 e alle 20.15», il sabato alle 18.30 per la prefestiva. La domenica invece «alle 7, alle 8.30, alle 10, alle 11.30, alle 16 e alle 18.30» al fine di avere del tempo a disposizione per pulire, disinfettare tutti i banchi e arieggiare la chiesa.

Un terzo aspetto è presentato dall’allestimento delle entrate e delle uscite della chiesa. Per la parrocchia di Santa Maria Assunta, verranno usati tutti e tre gli ingressi sia per l’entrata sia per l’uscita. Infatti, esternamente, ci saranno una serie di transenne in modo che i fedeli, muniti di mascherina e mantenendo la distanza di un metro e 50 l’uno dall’altro, entrino in chiesa ben scaglionati. Dopo aver igienizzato le mani potranno sedersi sui banchi o sulle sedie dove ci sia attaccato l’adesivo “Siediti qui”. I disabili avranno un accesso privilegiato. Invece, per l’uscita, alla fine della celebrazione i sacerdoti aiuteranno i fedeli a uscire in base alla lettera scritta sopra i banchi, che indica il proprio settore.

Diverse le attenzioni per raccogliere le offerte e soprattutto per la distribuzione della comunione. Lo scambio della pace invece non sarà previsto. Per la comunione, il sacerdote e i ministri straordinari con mascherina e muniti di guanti passeranno tra i fedeli che dovranno restare al loro posto.

Ma non è tutto, anche in questo momento di riapertura delle celebrazioni, fino a quando, come dice don Davide Rota Conti, «ci sarà la chiesa a numero chiuso», continueranno a essere trasmesse le messe in diretta streaming sul canale Youtube della Parrocchia di Cologno al Serio, come quella domenicale alle 10, anche per venire incontro a quelle persone che non hanno la possibilità di essere presenti. Certamente, come consiglia don Davide Rota Conti, «dovremmo portare molta pazienza, avere rispetto delle regole e aiutarci tutti per far sì che queste pratiche così strane possano diventare una buona abitudine che ci tuteli tutti».

Infine, conclude don Davide Rota Conti «valuteremo di fare le celebrazioni all’aperto sapendo che comunque si dovranno moltiplicare le forze dei volontari, che già ora dobbiamo ringraziare di vero cuore» – e per gli altri riti come i funerali e i battesimi «si potranno fare prendendo accordi con le singole famiglie e avendo cura di rispettare le distanze».