Heidi Busetti, wedding reporter: “Le difficoltà spingono a tornare all’essenziale”

Tornare all’essenziale e al vero valore della scelta del matrimonio: questo è il vero lascito del Covid-19 per chi sceglie di sposarsi secondo Heidi Busetti, wedding reporter bergamasca e attiva, con il marito fotografo, proprio nel settore dei matrimoni, uno dei più colpiti dall’emergenza dei mesi scorsi. Se da un lato tutti i lavori in programma per il 2020 sono scivolati all’anno successivo, infatti, dall’altro secondo Heidi questo momento è stata l’occasione per tornare a dare valore a ciò che conta davvero, alle relazioni, al significato delle nozze al di là della festa.

«Credo che il Covid-19 abbia rivelato la vera natura di ognuno di noi – commenta Heidi -. Nella nostra esperienza, questo è successo anche per le coppie in procinto di sposarsi in questo periodo, che si sono trovate a fare i conti con qualcosa di inimmaginabile e imprevedibile e per le quali la pandemia e la necessità di dover ripensare e rimandare festa e cerimonia sono state quasi un’occasione per misurarsi, per testare la tenuta del legame, per dare ancora più valore al gesto stesso del matrimonio».

Heidi e il marito Devid lavorano infatti a stretto contatto con le coppie in fase di organizzazione delle nozze: fotografo specializzato in matrimoni lui, e penna narrante delle celebrazioni e della festa lei, anch’essi hanno dovuto confrontarsi con gli effetti, diretti e immediati, della pandemia.  Tutti i lavori in programma sono infatti stati rimandati all’anno prossimo, anche su impulso di Heidi che, dice, non se l’è affatto sentita di “spingere” perché i matrimoni fossero celebrati  a settembre o ottobre, magari sottotono o dovendo “selezionare” gli invitati in base all’età, escludendo nonni e mantenendo le distanze. «L’ultimo matrimonio che abbiamo seguito è stato lo scorso 29 febbraio – spiega -, ed è stata una celebrazione molto raccolta, con pochi invitati, in cui gli sposi sono riusciti a vedere il matrimonio per quello che è: una scelta di vita tra due persone, prima che una grande festa. Certo, c’era il dispiacere di non poter festeggiare con tanti amici, ma c’era anche la consapevolezza che non fosse quella la cosa più importante. Però – ammette – capisco anche la reticenza di chi dà valore alla festa con gli amici e i parenti e si è sentito frustrato in questa situazione. Devo dire che noi abbiamo avuto a che fare con coppie molto mature, flessibili, capaci di fare “di necessità virtù” e di accettare le circostanze con serenità».

Alla domanda su quali potranno essere gli effetti del Covid-19 sui matrimoni dei prossimi mesi o anni, Heidi risponde senza esitare. «Sono convinta che tutto questo abbia completamente cambiato la prospettiva della vita, soprattutto qui a Bergamo. Questa sofferenza ci ha insegnato che oggi ci siamo e domani chissà: prima lo sapevamo, certo, ma un conto è saperlo e un altro è viverlo sulla propria pelle, ogni giorno, confrontandosi con la paura reale di perdere le persone vicine e care. Molti le hanno perse davvero. Che importanza avranno mai decorazioni e lustrini, per chi avrà la fortuna di avere ancora vicini i genitori nel momento più importante della propria vita? Il Covid-19 ci ha dato la consapevolezza di ciò che conta davvero. E questo cambia il modo di vedere ogni cosa». Secondo Heidi Busetti, quindi, i prossimi matrimoni saranno una vera “celebrazione della vita”, ci sarà una maggiore ricerca di autenticità, di legami veri: «il matrimonio, credo, diventerà un momento molto più intimo, un giorno da vivere magari con meno persone, magari spendendo meno, ma avendo attorno chi davvero conta. Un ritorno, insomma, al vero valore delle nozze».