Quando la parrocchia sbarca sul web: comunità in rete

Continuiamo gli approfondimenti di Pastorale della cultura a partire dagli workshop organizzati durante l’incontro diocesano. Per altri materiali e articoli vi invitiamo a visitare anche la pagina di Colloquies.

Internet, si sa, ha moltissime sfaccettature: da una parte è un ottimo posto dove creare relazioni e offrire contenuti, dall’altra è un luogo pieno di rischi e ostacoli. Per una parrocchia misurarsi con il web implica un certo coraggio, oltre a conoscenze e strumenti.
Molte parrocchie stanno tentando di raggiungere le persone là dove effettivamente sono, cercando di costruire Comunità non solo fisiche ma anche online, con l’attenzione che questa sia comunque un’azione pastorale e non semplicemente una presenza comunicativa fine a sè stessa.

L’attenzione alla comunicazione per l’oratorio di Nembro nasce nel 1993 quando ha preso avvio un giornalino mensile, inserto al bollettino parrocchiale, che ha educato tanti ragazzi a lavorare come redazione, a definire dei contenuti, ad avere una cadenza regolare nelle pubblicazioni, a identificare cose sempre nuove da comunicare pur mantenendo una certa continuità. A partire da ciò, l’evoluzione: un profilo di facebook che è poi diventato una pagina e l’apertura di altri profili come google+, twitter, youtube e instagram. Una vera sfida, perché a volte i linguaggi del web, in continua evoluzione, sembrano incrociare con fatica il modo di fare delle parrocchie, quello che sta loro davvero a cuore comunicare e il pubblico sembra tutto proteso verso altre attenzioni. Per questo innanzitutto è necessario produrre dei contenuti di qualità, essere significativi: sia per competere con chi, di mestiere, produce contenuti di altissimo livello, sia per una questione educativa, verso ragazzi che invece per lo più guardano e generano contenuti di bassissimo livello. Importante è poi stare su più piattaforme, con un approccio progettuale, per raggiungere tutti, anche i genitori, e avere la possibilità di approfondire i contenuti, di scoprire il perché, le tappe, le finalità e l’esito di ciò che vedo in un’immagine evocativa o in un breve video.

Ad Urgnano questa sfida è stata raccolta inizialmente per rinnovare la comunicazione del catechismo che ora, dopo un grande lavoro di “catalogazione” di contatti, viaggia tramite mail e finalmente arriva a destinazione. In parallelo si sono sviluppati gli altri canali web, utilizzati soprattutto per rilanciare le attività, gli avvisi e le comunicazioni. L’attenzione di quest’oratorio è quella di utilizzare sempre i social per quello che sono stati creati, diversificando i contenuti a seconda del mezzo utilizzato: ogni mezzo ha un suo target, un suo pubblico e bisogna tenerlo presente. Anche il volantino ha ancora la sua utilità per alcuni aspetti.

Anche l’Ufficio per la Pastorale dell’Età Evolutiva (UPEE) è presente sul web con diversi mezzi, tramite l’account Oratoribg. Dietro questi canali lavora una redazione di giovani dai 22 ai 28 anni, dove ognuno mette a disposizione le proprie conoscenze, con un doppio obiettivo: da una parte quello di essere ponte tra oratori, dando spazio e voce a tanti oratori diversi, dall’altra raccontare le attività dell’ufficio diocesano. Spesso vengono realizzati contest in cui si invitano gli oratori a postare foto su alcuni specifici temi o eventi taggando oratoribg, che a sua volta ricondivide gli elementi postati, amplificandone il bacino. Altre volte, gli avvisi dell’Ufficio vengono “sponsorizzati” tramite video come per il viaggio in terra santa dove i giovani sono stati raggiunti dal vescovo e da altri ragazzi che hanno compiuto lo stesso viaggio. Un’attenzione è quella di caratterizzare ogni mese con qualcosa di diverso per non abituare l’occhio di chi guarda, con linee grafiche, stili e tematiche diverse. Importante è inoltre la collaborazione con altre risorse web, come quella nata nel 2018 con santalessandro.org, per raccontare le esperienze dei diversi oratori: ORATIRACCONTO è una rubrica settimanale sugli oratori con tematiche differenti per ogni periodo dell’anno.

Esperienze come queste sono tante in tutto il territorio diocesano e sarebbe sempre importante riuscire a fare rete per creare collaborazioni e connessioni. Oratoribg, santalessandro e tutti i media diocesani sono a servizio delle parrocchie: i loro contenuti si possono attingere e utilizzare, possono essere utilizzati per amplificare i contenuti che la parrocchia produce o, ancora, possono offrire consulenza e dare consigli.