La pandemia ci ha reso “(Dis)eguali?”: percorso di geopolitica con le Acli

Foto Siciliani - Gennari Sir

«(Dis)eguali?»: una sola parola in grado di racchiudere l’esperienza umana degli ultimi mesi. Spesso, infatti, la narrazione corrente durante la pandemia è stata quella secondo cui in Italia dapprima, allargando poi il focus all’Europa e al mondo intero, ci trovassimo ciascuno in egual modo sulla stessa barca. 

Con il tratto distintivo che da sempre contraddistingue lo stile delle Acli Provinciali di Bergamo, ancora una volta queste, anche se in un tempo diverso da quello comunemente dedicato al percorso di geopolitica, hanno scelto di proporre, all’interno di quest’anno di sperimentazione di forme e contenuti, un mini percorso di geopolitica: «(Dis)eguali? Democrazia e salute nell’Europa della pandemia». Rivolgendo l’attenzione a temi attuali e complessi, Mario Ghidoni, delle Acli Provinciali, spiega il senso di questa iniziativa estiva: «Come Acli, abbiamo l’obiettivo di mantenere viva l’attenzione sulla politica, italiana e mondiale, così come sulla centralità della persona. Per questo, in un momento storico come quello che stiamo ancora attraversando, non abbiamo potuto fare a meno di interrogarci sul senso delle istituzioni e della società, attraverso una riflessione tanto sulla dimensione europea, se cioè questa possa ancora definirsi come, citando il Presidente Rocchetti durante il dialogo con Romano Prodi, «la più grande rivoluzione non violenta», istituzione per eccellenza a tutela e promozione della democrazia, quanto sulla dimensione salute, quel bene globale, minacciato a trasformarsi in un bene di consumo sempre più privatizzato». 

Il percorso, secondo il progetto dei suoi ideatori, in parte già iniziato durante lo scorso, nonché ultimo dialogo del ciclo “Un nuovo inizio” tra Daniele Rocchetti e Romano Prodi (per rivedere l’incontro clicca qui, ndr), attraverso il confronto sul futuro prossimo dell’Europa, della geopolitica mondiale e del nuovo modello di Stato da costruire, si svilupperà attraverso due incontri digitali, mercoledì 8 e 15 luglio (dalle ore 18.15 alle ore 19.45, ndr), in cui si alterneranno rispettivamente le relazioni di due esperti, Francesco Rocchetti, ricercatore dell’ISPI, per la questione europea «Mai più soli: l’Europa della solidarietà?», e Vittorio Agnoletto, medico e attivista, rispetto al tema della salute «La salute come bene comune». 

«Quest’epoca ci ha messo di fronte a grandi sfide, ciascuno rispetto al proprio vissuto quotidiano, di persona e cittadino. Per questo motivo, come Acli, portatrici di un desiderio di conoscenza partecipativa e popolare, continuiamo, anche se attraverso la nuova forma dell’incontro in spazi digitali, a promuovere spazi e tempi per una riflessione profonda, a volte controcorrente, di una contemporaneità fragile complessa, di fronte alla quale non possiamo rimanere spettatori indifferenti, ma attenti protagonisti». 

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