Il ministro della Salute: “L’apertura delle scuole in sicurezza è, a mio avviso, la partita più importante”

ROMA – “Le misure di contenimento del coronavirus saranno prorogate con un dpcm al 31 luglio“. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, nelle sue comunicazioni in Aula al Senato sulle misure di contenimento per limitare la diffusione del coronavirus.

“Al momento- continua Speranza- nessuna decisione è stata assunta sulla proroga dello stato di emergenza, sono profondamente convinto che il parlamento sia pienamente protagonista nel processo decisionale che lo lega al governo”.

“Non possiamo abbassare la guardia- ribadisce il ministro- In quaranta giorni nel mondo il numero dei contagiati è raddoppiato raggiungendo i 13 milioni. Nel mondo il coronavirus ha colpito un cittadino ogni 650 abitanti, è un nemico che non abbiamo ancora sconfitto e continua a mietere vittime”. 

Anche in Italia, prosegue il ministro, “il virus, anche se in forma ridotta, continua a circolare. Siamo nella fase di convivenza col virus. Il virus non conosce confini regionali, in Italia non siamo ancora in un porto sicuro”. 

“Senza vaccino- ribadisce Speranza- non esiste rischio zero, non dobbiamo sottovalutare il rischio della pandemia. Nessuno dice che non bisogna mettere la mascherina, mantenere la distanza di sicurezza di un metro e lavarsi le mani. Sono tre semplici ed essenziali regole da cui non possiamo derogare

“Oggettivamente- ammette Speranza- c’è un rischio di importare il Covid dagli italiani che rientrano dall’estero o da cittadini stranieri che vengono o transitano in Italia. E’ un rischio che possiamo ridurre sensibilmente, ma mai azzerare del tutto”. Per questo “Resta il divieto di ingresso da 13 paesi extra Ue e controlli più stringenti su porti e aeroporti. Aggiorneremo costantemente questa lista, per gli arrivi da paesi extra europei è confermata la quarantena di 14 giorni”. 

L’apertura delle scuole in sicurezza è, a mio avviso, la partita più importante. Senza la riaperture di tutte le scuole non saremo mai completamente fuori dal lockdown. Riguarderà circa 10 milioni di persone, è una delle attività a maggior rischio e per questo dobbiamo concentrare su questo ogni attenzione con il monitoraggio nei mesi successivi”. 

  1. Il dato più significativo è che l’intera umanità dovrà convivere con i virus sia dagli effetti pandemici che per focolai che in qualche modo ci devono far programmare con anticipo quali siano le precauzioni e i presidi da ottimizzare affinché le conseguenze sia a livello sanitario che economico, vengano tenute sotto controllo. Per la scuola siamo notevolmente in ritardo nell’espletamento dei lavori strutturali degli edifici, che comunque dovranno essere a regola d’arte rivisti anche negli interni di ogni singola aula! oltre alle tecnologie dovute, si potrebbe già fin dalla ristrutturazione, a prevederne ad esempio, apparecchiature ionizzanti …che anche negli ospedali, od uffici/ambienti/luoghi di lavoro, ecc. in cui è previsto un susseguirsi continuo di persone. L’Italia ha le capacità di resilienza, ma servono anche procedimenti di velocizzazione sulle scelte, cosa che pare burocraticamente(ma non solo) fino ad ora è stato impossibile! Siamo a metà luglio, e c’è poco tempo prima che le scuole riaprano… decidiamo ora!: mi pare che bambini, adolescenti, in aule scolastiche con la mascherina, sia inaccettabile da molti punti di vista! La ripartenza della scuola sarà la cartina tornasole di tutto il nostro impegno per vivere e non sopravvivere! Buona vita!

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *