Don Michael Zenoni, primo prete dopo 181 anni nella comunità di Valgoglio e Novazza

Ha 28 anni, è entrato in Seminario nel 2012, ha prestato servizio a Boltiere, al Villaggio degli Sposi e ad Alzano

Il 29 agosto sarà un giorno di gioia e di festa a Bergamo per l’ordinazione in Cattedrale di tre giovani sacerdoti, ma lo sarà ancora di più nella comunità di Valgoglio e Novazza, un paesino di montagna in cima alla Val Seriana che conta al massimo 600 abitanti (solo 50 la frazione di Novazza).
Don Michael Zenoni, infatti, uno dei tre ordinandi, ha 28 anni ed è originario proprio di questa piccola località, dove sarà il primo sacerdote dopo 67 anni dall’ultima ordinazione nel paese “capoluogo” (nel 1953 erano stati ordinati don Attilio e Giovanni Sarzilla) e addirittura dopo 181 nella frazione novazzese.
La vocazione di don Michael è arrivata dopo le scuole superiori. Ha frequentato infatti l’istituto superiore Fantoni a Clusone. Nel 2009 ha iniziato a partecipare agli incontri vocazionali. Tre anni dopo, infine, è arrivata la scelta di entrare in Seminario. Nel corso degli anni è stato impegnato nei fine settimana nelle parrocchie di Boltiere, al Villaggio degli Sposi in città e ad Alzano. Come frase di ordinazione ha scelto il Salmo 115: «Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore».

«È una delle frasi che più mi stanno a cuore — racconta don Michael —. È anzitutto una domanda per la nostra vita e per ogni vocazione. Molti anni fa mi sono posto la domanda di come avessi potuto servire il Signore, come restituire a Lui la vita, un immenso dono, che mi ha dato davvero ogni cosa. La vocazione sacerdotale, ne sono convinto e l’ho compreso negli anni di formazione in Seminario, è una risposta concreta alla chiamata del Signore, che ha chiamato proprio me alcuni anni fa. Ringrazio per questo il Signore — aggiunge don Michael — e insieme a Lui la mia famiglia, i sacerdoti, le parrocchie che ho servito e tutte le persone semplici e buone che ho conosciuto e mi hanno sostenuto».