Lallio, successo per la maratona musicale dedicata al grande maestro Bach

Grande successo a Lallio per la manifestazione musicale dedicata a Johannes Sebastian Bach.
Si tratta di «PerBach! – notte bianca tra classica e jazz con la musica di Jo. Seba.», la maratona organistica con incursioni di jazz e poesia per celebrare uno dei più grandi compositori della musica classica che si è svolta nella serata di giovedì 3 settembre nella chiesa arcipresbiterale di SS. Bartolomeo e Stefano in totale sicurezza.

«E’ stata una bella emozione vedere tanta gente seppur contingentata» commenta entusiasta il direttore artistico Alessandro Bottelli che è stato anche l’ideatore di quest’evento realizzato in collaborazione con la Parrocchia di Lallio e l’associazione LIBERA MUSICA.  «Un’iniziativa che abbiamo voluto fortemente anche dal punto di vista simbolico perché ripartire in qualche modo da un fondamento, come Johannes Sebastian Bach, non solo musicale ma anche un fondamento biografico ci è particolarmente caro» spiega Alessandro Bottelli.
Innumerevoli sono le sue composizioni musicali unite a una vita piuttosto travagliata: la morte della madre e del padre quando Bach aveva 9 e 10 anni, la perdita improvvisa della prima moglie (Bach era in viaggio e, al suo ritorno, era già stata sepolta) e di molti dei suoi 20 figli.

Ma soprattutto, per Alessandro Bottelli, Bach è stata una vera folgorazione: «il primo momento, in cui ho ascoltato Bach, è stato a undici anni durante un concerto nella chiesa di Sant’Anna a Bergamo eseguito dal maestro Sacchetti, poi durante le estati a casa dei nonni a Lallio e quando ho incontrato un giovane Renzo Mangili (che è attualmente il presidente dell’associazione LIBERA MUSICA) che suonava le invenzioni a due voci».

Insomma, «PerBach! – notte bianca tra classica e jazz con la musica di Jo. Seba.» è stata una maratona musicale senza precedenti che ha visto protagonisti ben undici musicisti italiani, tra organisti e jazzisti di alto livello, alternati dalle letture teatrali, a cura dell’attrice Federica Cavalli, tratte da poesie e testi in prosa scritti da autori italiani di spicco (tra i quali Maurizio Cucchi, Anna Maria Carpi e Giancarlo Pontiggia) ispirandosi all’ascolto di Bach.

In questa serata, ad aprire la parte musicale, è stato il decano organista di Novi Ligure Giancarlo Parodi che ha eseguito, con l’organo della parrocchia Organo Bossi Urbani, 1889, quattro composizioni musicali: Meine Seele erhebt den Herren BWV 733 ed Erbarm dich mein, o Herre Gott BWV 721 di Bach, Andante Fuge über BACH  di Johann Georg Albrechsberger (1738-1809) e RICERCAR über den Nomen BACH di Waldermar Bloch (1906-1984).

A seguire, il dolcista Alberto Bonacina che si è esibito da solista con quattro flauti dolci eseguendo le invenzioni (o sinfonie) su Arie dalla Passione secondo Matteo, un Preludio dal Clavicembalo ben temperato, il nome B.A.C.H. e la Canzona in Re minore per organo BWV 588 di Bach; l’organista ed eccellente improvvisatore Fausto Caporali (a sostituzione di Riccardo Castagnetti) ha suonato la Pastorale in Fa maggiore BWV 590 e Canzona in Re minore BWV 588 di Bach e il jazzista Angelo Cultreri che, con l’organo Hammond, ha eseguito delle improvvisazioni sull’Invenzione a due voci n.8 in Fa maggiore di Bach.

Poi, è stato il turno dell’organista bresciano Ivan Ronda che ha eseguito tre composizioni di Bach tra cui Toccata e Fuga in Re minore BWV 565 e Fantasia e Fuga in Sol minore BWV 542, Fantasia “Bach in Ireland” di Hans-André Stamm e Bach at Giza Necropolis op.14 del 2018 di Luca Massaglia; il fisarmonicista Nadio Marenco che si è cimentato in improvvisazioni jazz su Aria sulla IV corda dalla Suite n.3 in Re maggiore per orchestra BWV 1068  e Bourrée dalla Suite in Mi minore per liuto BWV 996; l’organista, pianista e compositore Roberto Olzer che ha eseguito, in chiave classica, il Preludio e Fuga in Mi minore BWV 533 e il Concerto in Do maggiore BWV 976 da Vivaldi (Allegro, Largo, Allegro) di Bach e una sua variazione sul Crucifixus della Messa in Si minore; il trombonista Andrea Andreoli che ha eseguito le improvvisazioni jazz sul Preludio della Suite n.2 in Re minore per violoncello BWV 1008;  l’organista pluripremiato Manuel Tomadin ha suonato ben cinque pezzi di Bach tra cui Liebster Jesu, Wir sind hier BWV 730, Liebster Jesu, Wir sind hier BWV 731, il primo tempo della Sonata in Trio n.2  in Do minore BWV 526 e Passacaglia in Do minore BWV 582 e il duo sassofonista Tino Tracanna e Massimiliano Milesi che hanno eseguito delle improvvisazioni jazz sulle Invenzioni a due voci n.1 in Do maggiore, n.4 in Re minore e n.13 in La minore di Bach.

Infine, a conclusione della maratona, si sono esibiti una seconda volta, Roberto Olzer in chiave jazz eseguendo le improvvisazioni su Wachet auf, ruft uns die Stimme corale per organo BWV 645 e Preludio in Mi bemolle minore BWV 853, dal primo libro del Clavicembalo ben temperato di Bach e Fausto Caporali con la Toccata, Adagio e Fuga in Do maggiore BWV 564 e il Concerto in Re minore BWV 596 da Vivaldi (Largo e spiccato) sempre di Bach e una sua improvvisazione in forma di Fuga doppia su temi bachiani.