Molti istituti di religiosi sono morti. Alcuni stanno morendo

La storia e le sue ragioni

Ho parlato con un amico che si interessa di storia della Chiesa. Una delle cose che mi ha detto riguarda gli ordini religiosi che, nella lunga storia della Chiesa, sono finiti, “morti”. L’amico mi assicura che sono moltissimi, molte centinaia. Alcuni stanno morendo anche in questi anni. La cosa mi ha molto sorpreso. Voi che esistete da molte centinaia di anni, come vedete questo fenomeno? Il fatto che sia capitato molte volte non mi pare che sia particolarmente consolante. Angela

Il tuo amico dice bene, cara Angela! Sono numerosi gli ordini religiosi sorti lungo la storia della Chiesa! Il fenomeno è fisiologico! Ogni carisma, infatti, è dato alla Chiesa in quel particolare periodo storico e traduce, in scelte concrete, un aspetto particolare del mistero di Cristo. 

La storia insegna

Ma, lasciamoci guidare dalla storia che può insegnarci molto.

Monaci ortodossi

Dai primi secoli della Chiesa, ai nostri giorni la vita religiosa ha assunto diverse forme, tante quante sono le epoche storiche attraversate. 

Cessato il tempo delle persecuzioni e del martirio, alcuni cristiani scelsero di ritirarsi nel deserto per vivere, nella solitudine e nell’ascesi, la propria appartenenza radicale a Cristo.

Lentamente si costituirono i primi cenobi nei quali i monaci del deserto condividevano la propria forma di vita con altri fratelli anch’essi desiderosi di vivere la medesima vocazione. 

I secoli si susseguirono; ad ogni snodo storico lo Spirito ispirava nuove forme di vita consacrata che rispondessero alle situazioni contingenti del tempo e che aiutassero la Chiesa intera ad essere lungimirante. 

L’esperienza francescana

Per quanto riguarda il nostro ordine religioso esso continua nel tempo nonostante l’evolversi dei contesti sociali, culturali ed ecclesiali. Sorto nel Medio Evo, al tempo degli ordini mendicanti, quando l’ideale feudale stava tramontando per lasciare spazio ai comuni, al commercio, quando la società era divisa in Majores e Minores e la Chiesa pervasa dalle eresie, l’ordine delle “Sorelle Povere” e dei “Frati Minori” ha assunto, nel tempo, forme nuove, in grado di dire, oggi, la bellezza di seguire Cristo da fratelli e da sorelle, senza riporre fiducia nelle sicurezze umane.

Assisi, il monastero di san Damiano

I termini che ci designano “Sorelle Povere” e “Frati Minori” evidenziano due necessità prioritarie nella Chiesa e nella società di quel tempo. 

La storia non ha fermato il suo corso. La riforma protestante ha messo a dura prova la Chiesa cattolica del tempo e ancora una volta lo Spirito santo ha chiamato sant’Ignazio di Loyola e la sua Compagnia come valido ed efficace aiuto. 

Le molte fondazioni del 1800 e quelle del secolo scorso

Ed eccoci nel 1800 caratterizzato da moltissime fondazioni soprattutto femminili a servizio della carità, dell’educazione delle classi più povere abbandonate dallo Stato. L’esodo dalle campagne per il lavoro industriale, infatti, aveva alimentato gravi povertà: ai poveri i consacrati si dedicarono interamente.

Nel 1900 invece lo Spirito ha suscitato le prime forme di vita consacrata cosiddetta “secolare”: non più conventi, né vita comune, ma ogni membro vive la propria consacrazione, in famiglia, nelle realtà del mondo e nel proprio ambiente lavorativo, secondo una particolare spiritualità. Come lievito nascosto nella pasta essi desiderano trasformare le realtà secolari secondo il Vangelo.

Veduta del monastero di Bose

Un’altra novità del secolo scorso è il costituirsi delle prime forme monastiche miste ed ecumeniche (la comunità di Bose ne è un chiaro esempio). Ma non è finita. Ai giorni nostri assistiamo alla riscoperta dell’antichissimo ordine delle Vergini (Ordo Virginum) e a un nuovo fenomeno che coinvolge addirittura le famiglie che, affascinati da un particolare carisma, scelgono di viverlo nella vita coniugale.

Ogni ordine religioso non è mai separato dal contesto storico nel quale è inserito e al quale è mandato dalla provvidenza divina. 

Tuttavia, con il passar dei decenni, dei secoli e con il mutare delle situazioni, anche le famiglie religiose possono andare incontro ad inevitabili tramonti, come di fatto è avvenuto.

Di una cosa, però, siamo certi: nella Chiesa le forme storiche di vita religiosa passeranno, ma la Vita Consacrata non verrà mai meno poiché ad essa è affidata la missione di rendere visibile nella Chiesa l’attesa escatologica del Signore Gesù, quando Egli ritornerà e sarà tutto in tutti.