“Un mare di tristezza”: ma basta cambiare sguardo per trovare un sorriso

Ma perché sono tutti così tristi in questo mare? Si chiede il piccolo pesce blu protagonista di “Un mare di tristezza”di Anna Iudica,Chiara VignocchiSilvia Borando (Minibombo). Il pesciolino è di pessimo umore quindi cerca di svagarsi con una bella nuotata. Tutti i pesci che incontra, però, gli sembrano desolati, abbacchiati, senza speranza. Un’amica tartaruga, alla fine, gli confida un segreto: sta nuotando sottosopra, e non se n’era accorto. Così il panorama cambia completamente. Una storia utile per mostrare ai bambini che basta scegliere un nuovo punto di vista (come accade quando si gira il libro sottosopra) per avere una percezione completamente diversa della realtà.

“Ascolta”: una storia per chi si sta rialzando in piedi

È dedicato “a chiunque si stia rialzando in piedi” il delicatissimo albo illustrato “Ascolta” di Cori Doerrfeld (Il Castoro). Dedicato ai più piccoli, con un linguaggio semplice e simbolico arriva dritto al cuore di tutti. Protagonista è Timmy, un bambino con il pigiama a righe che ama costruire. Quando arriva all’ultimo pezzo del suo straordinario palazzo, però, uno stormo di uccelli dispettosi lo distrugge completamente. Come può accadere di fronte a ogni tempesta della vita, Timmy resta annichilito. Si ripiega in un angolo e tace, incapace di reagire. Non importa quanti animali vadano a chiedergli di parlare, gridare tutta la sua rabbia, ricordare la sua costruzione esattamente com’era, riderci su, costruire qualcosa di nuovo. Solo il coniglio riesce ad avvicinarsi, perché compie l’unico gesto importante: ascolta. Lascia che Timmy decida cosa vuole esprimere: dolore, rabbia, desiderio di vendetta, disperazione, nostalgia per l’oggetto così bello che aveva costruito. Finché trova da solo la strada per riemergere. In una situazione difficile è importante avere accanto qualcuno capace di ascoltare, come fa il coniglio.

Occhi, orecchie, mani e parole per esprimere emozioni

Le emozioni hanno bisogno di occhi, orecchie, mani e parole. Lo suggeriscono, senza dirlo mai, le pagine di “Guarda sotto il letto se c’è della poesia” di Ruth Krauss e Sergio Ruzzier (Topipittori). Non ci sono rime facili, filastrocche, sdolcinature. Si trovano invece, in queste pagine, tante suggestioni composte da suoni, colori, immagini. Non c’è una trama, in questo albo, ma tanti accostamenti strani, come la balena che suggerisce al topolino “Spruzza come una fontana in piena estate”, il gallo burattinaio che propone di cantare “finché non svegli il sole”, il cane che danza con le foglie, il coniglio che si guarda allo specchio e dice “ignora te stesso e fatti venire i nervi”. Ci sono diversi livelli di lettura e tante possibilità in questo albo: la più immediata è sicuramente quella di avvicinare anche i più piccoli alla poesia e ai meccanismi di “ispirazione” da cui essa scaturisce, sgombrando il campo, per una volta, da stereotipi e luoghi comuni. C’è anche un’altra strada: quella di usare queste immagini come guida per “incanalare” il magma delle emozioni e aiutarlo a prendere una forma “ardente”. A volte dentro di noi si formano nodi di dolore, rabbia, risentimento, nervosismo, ed è difficile scioglierli: questo libro suggerisce tanti modi diversi per farlo in modo creativo, personale, originale. Un invito a lasciare le parole a briglie sciolte, fino a lasciar emergere, forse, la poesia (sempre se sotto il letto ce n’è rimasta un po’). Non è quindi “solo” un libro ma un laboratorio espressivo, che può essere raccontato, letto, ascoltato da piccoli e grandi e lasciato lì, come un seme, per vedere – con un po’ di pazienza – che cosa germoglia. Un libro che si presta bene anche per ripercorrere e ricomporre (ma senza costrizioni o forzature) esperienze un po’ difficili (solitudine, paura, distacco, sofferenza) che non trovano strade e strumenti.