Verso l’alt(r)o, la meditazione della settimana. Trasformare le prove in bellezza

Tutte le volte che mi mostrai pronta ad accettarle, le prove si cambiarono in bellezza

Etty Hillesum

Ciascuno di noi nelle diverse fasi della propria esistenza si trova a vivere delle prove, più o meno dure. Prove che si susseguono nella quotidianità, nelle scelte legate al proprio cammino e che spesso ci spaventano. 

Quando la prova si presenta, la prima reazione solita e comprensibile è quella percezione di fatica, talvolta sconforto e pesantezza. 

È lo sguardo, i nostri occhi, il nostro modo di guardare a ciò che ci si presenta dinanzi che fa la differenza. 

Uno sguardo fiducioso, non vede in un esame la possibilità di fallire, ma l’occasione di approfondire la propria conoscenza. Un cuore che non è abitato dalla paura, ma che è speranzoso vede nell’inizio di una relazione, e nelle crepe di relazioni consolidate, la possibilità di crescere nell’amore. Due occhi colmi di gioia sanno affrontare una nuova esperienza lavorativa o di servizio come un’opportunità per riscoprire sempre più se stessi e gli altri. Un’accettazione delle prove che può portare perfino a cogliere nella malattia o in un campo di sterminio, un terreno fecondo per le relazioni, non solo con gli altri, ma con la propria interiorità e in modo ancor più intimo con Dio.

La frase di Etty suona quindi come un invito a convertire il nostro cuore e il nostro sguardo per poter gustare quella bellezza che ci è donato di vivere.