Nembro, un omaggio “Con tutto il nostro cuore” alle 188 vittime del covid-19

Si sarebbe dovuta svolgere il primo novembre la terza edizione del Festival “In Messico la Morte è Cultura Viva” “Con tutto il nostro cuore”, ma date le nuove disposizioni anti Covid, il tutto è stato annullato e ci sarà solo un piccolo momento commemorativo senza gli ospiti previsti e il ricco programma. Un Festival che voleva essere un momento di omaggio alle 188 vittime della pandemia di Nembro (il numero si riferisce alle vittime fino al lockdown, ndr) dalla parte della comunità messicana bergamasca, una vicinanza espressa attraverso le tradizioni del loro folclore. “Gli scorsi anni – commenta don Sergio Gamberoni, direttore dell’Ufficio Migranti della diocesi di Bergamo – l’evento aveva un taglio molto più culturale, quest’anno sarebbe stato più commemorativo. Io avrei portato il 189esimo cuore, in ricordo di Monsignor Eugenio Scarpellini, deceduto in Bolivia, che aveva un legame con Nembro”. In Bergamasca la comunità messicana conta circa un centinaio di persone. Il “dia de los muertos”, il giorno dei morti, in Messico viene vissuto in modo diverso: “È la tradizione più sentita – spiega Vanessa Gutierrez, psicologa e mediatrice culturale, a Nembro dal 2016 e ideatrice dell’evento -. Il rituale ha inizio il 28 ottobre. Ogni famiglia realizza il proprio Altare dei Morti, in cui ogni elemento ha un significato. Ci sono le croci, che rappresentano i punti cardinali; si mette un po’ di sale, che simboleggia la purificazione e aiuta le anime nel loro percorso; le candele, che aiutano l’anima dei defunti a trovare la strada per arrivare all’altare, le foto dei defunti da commemorare e i loro cibi preferiti e oggetti a loro cari, il mais, elemento importante per noi; l’incenso Copal e il tagete, un fiore arancio e profumatissimo. La tradizione prevede anche i teschi colorati: significa che tutti siamo uguali e i colori portano speranza e coraggio, invitano a guardare avanti, poiché la vita vale la pena di essere vissuta”. Vanessa in questi giorni sta realizzando un altare dei morti nella Chiesa di San Lazzaro a Bergamo: si potrà visitare durante gli orari di apertura per il culto secondo le norme anti-covid.

Ogni anno il Festival prevede di costruire un Altare dei Morti, che quest’anno sarebbe stato diverso dal solito: “Mi rendo conto che un simbolo del genere non possa essere capito da tutti, quindi quest’anno al posto dei teschi, avremmo realizzato un altare con i cuori, 188 cuori che simboleggiano le persone decedute a causa del Coronavirus a Nembro. Una sorta di memoriale per non dimenticare ciò che è successo: siamo ancora tutti sconvolti”. Anche se il Festival non si potrà realizzare – erano previsti diversi ospiti, tra autorità, l’associazione Viva Mèxico e Cielito Lindo, danze e canti, un’esposizione fotografica e la visione di alcuni cortometraggi -, verrà comunque esposto uno striscione commemorativo in piazza e i cuori – realizzati a mano – saranno consegnati alle famiglie grazie al supporto dell’assessore alla Cultura di Nembro. “Abbiamo anche dei cuori grandi, incorniciati, realizzati da Rocío Cid, antropologa e artigiana di Mantova, e li consegneremo alla parrocchia e al Sindaco, per dimostrare la vicinanza della nostra comunità per ciò che è successo. Pensiamo anche di fare una piccola diretta facebook, se arriverà l’Ambasciatrice Maria de los Angeles Arriola Aguirre, Console generale del Messico a Milano, per un saluto e la consegna dei cuori. Faremo il possibile per lasciare comunque una traccia e penso che farò un piccolo altare privatamente”. Per sapere dove si svolgerà la diretta Facebook: festival.messico.nembro@gmail.com.