Nemmeno con un fiore: video e mostre virtuali per diffondere rispetto e lottare contro gli stereotipi

Solitamente, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, i musei aderenti al Circuito Mus.E.O., progetto di promozione della rete museale della ValSeriana e della Val di Scalve coordinato da Promoserio, organizzano una serie di incontri, installazioni e visite guidate per sensibilizzare la popolazione su questo tema. Un’iniziativa condivisa da chi, attraverso la cultura dell’arte e della storia, cerca ogni giorno di fornire il proprio contributo per educare al valore del rispetto e per combattere gli stereotipi, in particolare sulla violenza femminile. Perché una donna non si tocca “Nemmeno con un fiore”, nome utilizzato proprio per indicare le varie iniziative, che non si limitano a questa sola giornata, ma proseguono nel corso dell’anno, proprio per mantenere i riflettori accesi su questa tematica. Quest’anno la sesta edizione avrebbe dovuto prendere il via sabato 28 novembre, per continuare con eventi e mostre fino a marzo 2021. A causa delle restrizioni Covid fino al 3 dicembre e fino a nuove disposizioni, i musei rimarranno chiusi e le mostre non saranno visitabili, anche se c’è chi si è organizzato in modo virtuale. Sulla pagina Facebook Valseriana e Val Di Scalve è visibile un video dedicato al progetto:  un semplice messaggio di forza e speranza coniugato attraverso i linguaggi dell’arte. Tra i musei che si sono organizzati virtualmente, il BACS Between Contemporary art and Sociology, centro indipendente per il dialogo tra artisti e sociologi, a Leffe, che insieme all’associazione Artists.Sociologists ieri ha inaugurato on line la mostra “Darci voce” di Patrizia Bonardi. Una mostra in cui le opere sono realizzate principalmente con bende e c’era d’api, come in “Cura” e breaking geometry – cura” che, come spiega la stessa artista, “nella sintesi della benda intinta nella cera d’api l’una in tensione su legno e l’altra benda su benda a formare una superficie insieme alla cera, sono per me ascesi visiva, segno di speranza e di equilibro ritrovato nel vivere e nell’esperire il mondo”. La mostra ha avuto due momenti importanti: il 25 novembre con una visita virtuale all’interno dello spazio espositivo, con brevi pensieri relativi alle opere. L’altro momento si svolgerà il 29 novembre: dalle 17.30 alle 19.30 ci sarà una diretta Facebook dalla pagina  https://www.facebook.com/patrizia.bonardi.sociological.artist/ dove assieme all’artista Patrizia Bonardi si collegheranno le sociologhe Ignazia Bartholini dell’università di Palermo, Milena Gammaitoni dell’Università di RomaTre, Maria Rita Mallamaci, criminologa del Cisme, Stefano Taccone, storico dell’arte, narratore e poeta, la curatrice storica dell’arte Barbara Vincenzi e la poetessa Nadia Lisanti. Inoltre dal 6 marzo al 20 aprile 2021 il BACS ospiterà la personale “Candide caduche” di Valentina Biasetti e Giulietta Gheller. Gli altri musei che hanno aderito all’iniziativa sono: Artestudio Morandi a Ponte Nossa con la mostra collettiva “Nemmeno con un fiore” visitabile fino all’8 marzo 2021; l’Antiquarium Parra Oppidum degli Orobi a Parre con “GRL PWR”, la personale di Marzia Capitanio; il Mat, Museo Arte e Tempi a Clusone con la personale di Ilenia Vielmi “Fiore, io sono fiore”; il Map, Museo delle Armi Bianche e delle Pergamene di Gromo con la personale di Valentina Persico “Senza corpo sentire” ed infine Franca Pezzoli Arte Contemporanea a Clusone che dal 20 febbraio al 20 marzo 2021 ospiterà la personale di Romano Arienti “Donna in 70 anni di pittura”. Le date delle inaugurazioni verranno comunicate a fronte delle disposizioni del prossimo DPCM in materia di musei e luoghi della cultura. Per aggiornamenti: www.valseriana.eu.

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