Presezzo, i laboratori di Natale online con «Christ meet»

Non è bastata l’imposizione della chiusura di oratori e teatri a bloccare la creatività degli animatori dell’oratorio di Presezzo. Che hanno deciso di sperimentare forme nuove per continuare una tradizione che era diventata un appuntamento fisso negli ultimi anni. Novembre e dicembre erano mesi dedicati alla preparazione della recita di Natale, con il coinvolgimento di bambini e ragazzi di elementari e medie nei laboratori di teatro, di danza e di scenografia. I vari gruppi si trovavano ogni domenica in oratorio per partecipare, aiutati dagli animatori, alla realizzazione dello spettacolo, che veniva poi messo in scena ad inizio gennaio, come momento conclusivo delle festività.

“La recita di Natale sta diventando una piccola tradizione del nostro oratorio – spiega Linda, una dei giovani di Presezzo -, è dal 2012 che viene proposta in questa forma, per questo intorno a metà ottobre ci si è trovati, come di consueto, con gli animatori che avevano dato la disponibilità anche quest’anno, per capire come riadattare questa proposta, in genere molto sentita, alle nuove normative. Non potendo più organizzare dei laboratori in piccoli gruppi, ma sempre in presenza, come si era inizialmente pensato, abbiamo provato a riconvertirli nuovamente, questa volta in formato digitale, utilizzando le piattaforme online che in questi mesi tutti abbiamo imparato ad usare, in particolare Google Meet”.

E da qui viene il nome della proposta: “Christ-meet”, la versione online del più analogico Christmas. Le prove di teatro sono quindi diventate un laboratorio teatrale a distanza, in cui provare a scrivere una breve sceneggiatura insieme ai ragazzi e girarla direttamente in videochiamata, come se fossero gli stessi personaggi a videochiamarsi. Per chi ha scelto la parte più artistica, ogni domenica viene proposta un’attività diversa, dal decoupage al laboratorio di cucina, per passare così un pomeriggio insieme.

E dietro gli schermi ci sono legami che si rafforzano. “In questo modo è possibile mantenere il contatto, anche se a distanza, con i ragazzi e le loro famiglie. Molti genitori, infatti, si sono lasciati coinvolgere dalle proposte e spesso li vediamo accanto ai loro figli, aiutandoli nell’infornare i biscotti fatti durante il laboratorio, o sbirciando nelle camere per scattare furtivamente una foto. Pur nella loro semplicità, questo genere di iniziative ci permette di sperimentare un nuovo senso dell’essere comunità, nonostante tutte le difficoltà del caso, e una nuova dimensione del mettersi in gioco, come dimostrato dai nostri animatori, molti dei quali alle prime esperienze ma già particolarmente lanciati. Il loro sarà sicuramente un passaggio al ruolo animativo-educativo particolare, data la situazione che stiamo e stanno vivendo, ma, visti l’impegno ed i risultati di questi primi appuntamenti di Christ-meet, le premesse sono più che buone”.