“Da grande farò la trucca-bimbi”. E con la fantasia arriverai dappertutto.

“Da grande farò la trucca-bimbi”.

“Uuhh che idea super, Alice. Magari potresti fare la make up artist per il cinema o il teatro, pensa che bello occuparsi del trucco per gli effetti speciali. E’ così che si crea la magia, nascono i Lupi mannari, si materializzano gli alieni”.

“No no mamma, non hai capito. Io voglio proprio fare la trucca-bimbi. Insomma, quella che trucca i bimbi, capito?!”.

“Ah ok, beh, sì, in effetti il termine non lascia dubbi…e perché vorresti farlo?”.

“Oggi a scuola ho portato quei trucchi per bambini che mi avevi regalato e tutti volevano farsi truccare. Tutti. Anche i maschi. Da tigri, da gufi, da farfalle, da Hulk, da unicorni, da fatine, da Spider Man. Per colpa del Covid e delle mascherine ho potuto solo fare qualche disegnino, mi sono scatenata solo sulla mia faccia, ma eravamo tutti felici. Secondo me è proprio bella l’idea di trasformarsi in qualcosa di diverso, è una festa anche senza festeggiare”.

Il ragionamento fila, l’idea sfonda una porta aperta, Alice si mette all’opera. Perché per diventare bravi bisogna far pratica.

“Mamma, che ne dici se ti trucco da coniglio?”.

“Ma io non sono una bambina, posso comunque?!”.

“Ceeeerto! Tu sei un po’ matta e sembri sempre una bambina. Ora stai ferma però”.

Il fratello in pochi minuti viene trasformato in un topo (“Alice, io però volevo essere un Supereroe, mica un topo”), lei con incredibile serietà e una qual certa maestria si dipinge faccia, piedi, mani e capelli. Alla fin fine, lo ammetto, inizio anche io a prenderci gusto.

“Beh, ma allora cerchiamo anche i vestiti adatti! E inventiamo una bella storia con un coniglio, un topo e una….una….scusa Alice, tu cosa sei?!”

“Una Babba Natale, non si capisce?!”

“Ah!!! Scusa Alice, è che non hai la barbona bianca e nemmeno la panciona…”.

“Certo! Io sono BabbA Natale femmina. Ballerina e bellina (fa rima, neee?!). Comunque stai tranquilla, li porto anche io i regali. Tanto la fatica la fanno le renne”.

Inventiamo una storia assurda, di un coniglio che sogna d’esser topo, di un topo che scrive letterine, di una Babba Natale che realizza desideri, di renne stanche, di bambini che si svegliano felici.

Dopo ore di gioco mi viene in mente quella frase che ho letto spesso: “La logica vi porterà da A a B. L’immaginazione vi porterà dappertutto”. È di Einstein ma no, al momento non me lo ricordavo. Pensavo solo a quanto sia vero. Pensavo solo a quanto sia bello romperla, la nostra logica adulta che ci porta a dare sempre un senso a tutto. Da A a B, da una propensione a una professione futura.

Una trucca-bimbi è una trucca-bimbi. Con in mezzo un intero universo di fantastici mondi.