È bastata la piccola fiammella di un accendino fra le mani di due bambini piccolissimi per scatenare un incendio devastante fra le baracche del quartiere di Tibagan nei sobborghi di Manila nelle Filippine. Un disastro che ha colpito i più poveri, le famiglie che vivono ammassate in costruzioni fatiscenti alla periferia della metropoli. Il fuoco, nell’ottobre di un anno fa, ha distrutto in sole due ore le abitazioni di 162 famiglie. C è bisogno di ricostruire alloggi che possano dare dignità alle persone, che possano essere sicuri. A prendersi a cuore la situazione di queste famiglie sono le Suore Orsoline di Somasca del quartiere San Pedro, un’area estremamente povera dove i villaggi sono costituiti da abitazioni ricavate con cartone, cellophane e stracci. Tra le Suore anche una bergamasca, suor Vera Ravasio, che ha lanciato l’appello in Italia per aiutare la sua gente e il Centro missionario diocesano ha voluto che questo fosse uno dei tre progetti da inserire nella Campagna di Natale di quest’anno. “Dai casa alla vita” è lo slogan che accompagna il progetto che può essere sostenuto attraverso le Cartoline Solidali, la richiesta dei kit natalizi con contenitore svuota-tasche e tisane o una libera offerta al Centro missionario. Quella segnalata dalle Suore a Tibagan è un’emergenza sociale particolarmente grave. Lì giungono da diverse province per cercare lavoro, ma, senza una formazione specifica, vengono occupati solo per lavori saltuari come spazzini, operai nelle costruzioni o in ditte di pulizie. Lavori non continuativi e sottopagati. Nella maggior parte delle famiglie sono i padri gli unici a lavorare e a volte sono i bambini a dover arrotondare le entrate percorrendo le strade della città come venditori di fiori o di giornali. Questo li allontana dalla possibilità di una formazione scolastica. Molte famiglie possono permettersi un solo pasto al giorno e i più piccoli soffrono di malnutrizione e di patologie conseguenti. I dieci mesi di lockdown che la zona sta vivendo hanno aggravato la situazione perché le possibilità di lavoro sono sensibilmente diminuite. Suor Vera e le sue consorelle camminano fra i poveri nelle baracche, ascoltano le loro necessità, spesso la loro disperazione e cercano di trovare i modi e gli aiuti per intervenire sui bisogni primari. “Il nostro obiettivo principale, qui in mezzo ai poveri, – dicono le suore – è dare aiuto alle loro necessità, ma anche riconoscere il loro valore come persone, valorizzando e rispettando la dignità di ogni persona. Ciascuno è un dono di Dio. Proviamo a migliorare la loro condizione di vita anche attraverso l’educazione scolastica dei più piccoli nel nostro Centro educativo che vive grazie alla Provvidenza”. Suor Vera, in questa sua lunga permanenza nelle Filippine,ha più volte messo in movimento i suoi amici bergamaschi, benefattori, gruppi e comunità parrocchiali, per intervenire sulle emergenze delle famiglie di Tibagan. Nel 2006 il quartiere aveva subito un altro incendio e spesso sono le inondazioni dovute alle piogge a portarsi via le misere abitazioni. “Insieme alla nostra gente – dice suor Vera – coltiviamo il desiderio di avere una terra dove essere sicuri, non essere cacciati e iniziare una nuova vita, un posto dove costruire una comunità buona in cui le famiglie possano vivere in armonia e dove i bambini possano sognare un futuro migliore”. Per la Campagna di Natale collaborano al progetto anche il Gruppo missionario parrocchiale di Almè, l’Istituto delle suore Orsoline di Somasca e la comunità filippina presente in diocesi di Bergamo.