Aule chiuse e cuori aperti: i ragazzi del liceo Lussana aiutano i senza dimora

La didattica a distanza ha messo le scuole superiori a dura prova. Ma anche nei momenti di difficoltà sbocciano fiori di una bellezza incantevole. Aule chiuse ma cuori aperti. Succede al liceo Lussana di Bergamo, dove dall’idea di un insegnante è nata una grande cordata di solidarietà che ha mobilitato le forze di tantissimi ragazzi.

“Con la didattica a distanza si interagisce comunque con i ragazzi ma è evidente che non è la stessa cosa – spiega la professoressa Siciliano -. L’idea che ho proposto era di organizzare qualcosa per Natale per sentirci uniti: in particolare ho pensato ad aiutare i senza tetto che vediamo ogni giorno vicino alla nostra scuola, soprattutto nella zona della stazione. Ho inviato una circolare intitolata “Lussana solidale” e abbiamo avuto una prima riunione con tutti quanti si sono resi disponibili”. 

E si tratta sin da subito di un grande esercito che risponde presente: una decina di insegnanti e circa 150 studenti. L’idea iniziale della professoressa era di organizzare un pranzo per i senza tetto. “Poi ho saputo che molti di loro vanno alla mensa dei cappuccini, una collega mi ha messo in contatto con fra Riccardo, il responsabile della mensa, che ha preso parte alla nostra riunione, svolta ovviamente a distanza”. E da lì inizia una serie di incontri tra i tanti volenterosi. “Ognuno ha portato avanti un suo compito, eravamo in contatto di continuo, spesso anche la sera”.

Questa grande carica di solidarietà trasforma l’idea di una semplice iniziativa per Natale in qualcosa di ancora più grande. “È uscita un’idea ancora più bella. Essendo in tanti abbiamo pensato di organizzare qualcosa non solo per Natale ma portando avanti anche nei mesi successivi la colletta alimentare: se ciascuno porta qualcosa, non ci costa niente ma insieme possiamo fare tanto. Ogni due o tre mesi porteremo alla mensa dei cappuccini i pacchi raccolti”. Oltre a innescare la generosità degli studenti, Lussana solidale vuole allargare il suo sguardo anche all’esterno della comunità scolastica. “Abbiamo pensato ad una serie di iniziative per attirare anche gente dall’esterno, trasmettendo lo spirito di solidarietà a tutta la città. Già per dicembre abbiamo organizzato alcune proposte aperte a tutti e tutte gratuite come le favole digitali e le video-poesie. Nei prossimi mesi abbiamo in programma diverse iniziative più strutturate: da gennaio, per esempio, i corsi di domotica, di robotica, di informatica, ma anche i tour virtuali in alcuni luoghi della città, per esempio quello alla chiesa di Santo Spirito, già predisposto con i ragazzi di quinta. Abbiamo in cantiere anche uno spettacolo teatrale che speriamo vivamente di fare in presenza”.

Uno sguardo che si allarga a coinvolgere tutti, il target proposto per i corsi è dai 7 ai 90 anni. Con l’obiettivo di legare altre persone alla scuola e alla sua carovana di solidarietà. Nei giorni precedenti il Natale sono state raccolte grande quantità di alimenti e, da parte di chi si trovava lontano, anche donazioni tramite bonifico di diverse centinaia di euro. “La raccolta è andata benissimo: il camioncino dei frati quando è venuto per il ritiro mercoledì 23 era tutto pieno – sorride soddisfatta la professoressa Siciliano -. Continueremo a raccogliere sia gli alimenti sia le donazioni e trasmetteremo poi tutto a fra Riccardo anche nei prossimi mesi”. Sul canale YouTube di Lussana solidale sono comparse le interviste realizzate dai ragazzi.

Ma l’aiuto alla mensa dei cappuccini si farà ancora più forte per alcuni ragazzi durante le vacanze di Natale. “Nei giorni in cui sarà consentito spostarsi, vorremmo andare a fare volontariato in mensa. I ragazzi di quinta, in particolare, sono riusciti finora ad aiutare meno perché erano più impegnati con lo studio, così hanno dato disponibilità a mettersi in gioco durante le vacanze. E anche io e alcuni miei colleghi vogliamo esserci, insieme a loro, in questa esperienza di servizio”.

La soddisfazione più grande è stata vedere il grande attivismo dei ragazzi. “Si sono dati da fare moltissimo. Le pagine di Facebook e Instagram “Lussana solidale” sono opera loro, hanno mandato mail e messaggi ovunque. Quando chiedi loro di fare qualcosa di importante, dimostrano di esserci e vederli così entusiasti riempie davvero il cuore”.