Occupiamoci: un progetto Caritas per costruire lavoro e reddito

Oltre l’emergenza, costruire il futuro. Dopo la fase di soccorso, quella della ripartenza. Caritas scende in campo con una nuova iniziativa. Ricominciamo Insieme è stato nel 2020 l’ancora di salvezza per famiglie e piccole imprese che si sono trovate in difficoltà. Le carte soldo erogate grazie a questo fondo di 10 milioni di euro hanno permesso di non lasciare nessuno indietro e ridonare speranza. Un sostegno consistente erogato per tre mesi consecutivi dopo un primo incontro con i volontari del territorio. Ma Caritas ora pensa ad un nuovo progetto che abbia la forza della vera ripartenza, quella di chi può tornare a camminare con le proprie gambe. Si chiama “Occupiamoci” la nuova iniziativa che attualmente è ancora in fase di costruzione e partirà effettivamente nella primavera del 2021.

“L’idea che anima questo nuovo fondo è un cambiamento nella mentalità del sostegno – spiega Francesco Bezzi di Caritas -. Non più un aiuto che Caritas ti dà per i problemi del passato e per risolvere una difficoltà momentanea, ma un sostegno per costruire insieme la possibilità di emanciparsi tramite un lavoro e un reddito. Con Ricominciamo Insieme e Nessuno resti indietro sono state garantite carte soldo per il pagamento delle utenze e buoni acquisto, Occupiamoci costruirà invece con il territorio dei progetti per valutare le competenze e favorire l’assunzione”.

In primavera si chiuderà quindi la fase dell’emergenza e si aprirà quella del futuro. Proprio in un periodo che rischia di essere drammatico per il mondo del lavoro. “Se, come sembra, a marzo sbloccheranno la possibilità dei licenziamenti, il rischio è che chi attualmente è a casa ma riceve comunque aiuti, venga effettivamente licenziato. È prevedibile anche un travaso di competenze, con alcuni settori in esubero e altri che invece cercheranno”.

In questo periodo Caritas è al lavoro per tessere quella rete che permetterà di dare il via al progetto. “Stiamo incontrando e ascoltando i sindacati, i centro per l’impiego, i datori di lavoro e tutte le realtà del territorio. Il progetto prenderà il via a marzo o aprile, ma sin da ora stiamo cercando sostegno: Caritas ha già dotato il fondo di partenza con 1 milione e mezzo di euro, chiunque può sostenerlo con una donazione, da effettuare con il link Paypal che si trova sulle pagine di Caritas Bergamo oppure con un bonifico”. Queste risorse non saranno poi erogate nella forma di aiuto diretto come è stato per i fondi attivi nel 2020, bensì andranno a consentire l’attivazione di nuove opportunità di lavoro. Con uno sguardo anche al risvolto sociale che il lavoro genera accanto a quello economico.

“L’obiettivo è incentivare l’assunzione da parte delle aziende, sostenendo in particolare le piccole imprese che sono in un periodo di sofferenza e senza aiuti non assumerebbero. Il progetto a cui stiamo pensando prevede un primo schema di incontro, valorizzando centri d’ascolto e volontari sul territorio, e un bilancio delle competenze per capire cosa si può attivare”.

Come già nel 2020 al fondo Ricominciamo Insieme si è affiancato Nessun resti indietro, anche nel nuovo anno Caritas non dimentica chi fa più fatica. “Stiamo pensando, per chi ha meno competenze, all’attivazione di lavori occasionale presso enti, associazioni o ambiti parrocchiali: si tratterebbe di un modello simile al progetto Accogliamo che già vede il coinvolgimento lavorativo delle persone più fragili. In questo modo anche chi fa più fatica può avere un piccolo reddito”.