A Bergamo nasce l’«Hotel Sociale», il progetto di lavoro e accoglienza per le persone in difficoltà

residenza-del-borgo-ingresso

Affiancare il turismo e il sociale, nonostante le ripercussioni subite durante la pandemia. È questa la grande sfida di «Hotel Sociale», la speciale iniziativa nata da Residenza del Borgo con la collaborazione di Cooperativa Namastè e Fondazione Istituti Educativi di Bergamo.

Il suo motto è «il luogo della casa, la casa del lavoro» perché integra il tema dell’accoglienza e il mondo del lavoro insieme, con l’obiettivo di continuare a fare impresa e creare un valore aggiunto per il quartiere bergamasco.

Un’importante opportunità che prenderà il via all’interno degli spazi residenziali della struttura ricettiva alberghiera per turisti, Residenza del Borgo, in via Borgo Santa Caterina, 41, dove un gruppo di persone fragili alloggerà e intraprenderà un percorso di inserimento lavorativo all’interno del Bed & Breakfast.

Scatto dell’interno della Residenza del Borgo

«Hotel Sociale» nasce come idea in pieno lockdown e, precisa Stefano Scarpellini, responsabile di Residenza del Borgo, «su nostra iniziativa, a livello impreditoriale, allo scopo di aiutare noi per mandare avanti la nostra impresa e le persone a integrarsi». A sostenere e ad agevolare l’avvio di questo progetto è intervenuta Fondazione Istituti Educativi di Bergamo, che ne è divenuta partner perché, come afferma il suo Presidente Luigi Sorzi, «è un esempio in grado di riconvertire un’attività, dandole un’opportunità e rispecchia i nostri valori, l’accoglienza, il lavoro e la formazione».

I protagonisti saranno i dieci ragazzi appartenenti alla Cooperativa Namastè, che dal 2001 ha a cuore le persone con disabilità, disagio psichico, anziani, minori e adolescenti. «Ci siamo incontrati a settembre e siamo stati molto contenti di quest’iniziativa, perché tiene il tema dell’abitare e del lavorare insieme con uno sguardo di apertura», sottolinea Antonio Bertoncello, Direttore della Cooperativa Namastè. Infatti,  queste persone saranno affiancate da un’equipe di 3 o 4 educatori, alloggeranno e lavoreranno all’interno della struttura alberghiera, affinché possano vivere un’esperienza complessiva grazie alla quale otterranno una maggiore autostima e le competenze teoriche e pratiche necessarie per imparare una professione.

I ragazzi entreranno nella struttura di Residenza del Borgo verso la fine di gennaio. Come spiega il presidente di FIEB Luigi Sorzi «da un lato dovranno tenere alta la qualità della ricezione turistica e dall’altro lato l’esperienza sarà per loro un elemento di riscatto». Al tempo stesso, Antonio Bertoncello, direttore di Cooperativa Namastè spera che «questo progetto, in futuro, possa diventare un modello virtuoso e replicabile» per altri ambienti lavorativi.

Info:
info@residenzadelborgo.eu
www.istitutieducativi.it