La storia di Maddalena e Steven. Dal campo estivo all’oratorio al matrimonio: “Una scelta controcorrente”

“Fiducia, rispetto, sincerità”: 11 anni fa Maddalena Rossi e Steven Breviario mettevano queste tre parole al centro della loro relazione. Avevano 13 e 15 anni e si erano conosciuti da qualche mese durante un campo estivo dell’oratorio di Bonate Sopra. Il 2 settembre, Maddalena e Steven si sono sposati, a 24 e 26 anni. 

Sposarsi giovani, oggi, non è una scelta diffusa. «Sappiamo che sposarsi porta tante responsabilità. Quando abbiamo preso questa decisione, più di un anno fa, non avevamo sicurezza economica. Abbiamo aspettato un po’, ma poi ci siamo accorti che, ad aspettare la stabilità e la sicurezza, avremmo rimandato continuamente. Ci siamo fidati e affidati, con la certezza che la stabilità sarebbe arrivata». Nel frattempo, Steven si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Bergamo. Oggi entrambi lavorano. 

Il desiderio del matrimonio cristiano è cresciuto con precise consapevolezze. «Ho sempre avuto il desiderio di sposarmi» racconta Maddalena «sono un persona romantica e i matrimoni mi sono sempre piaciuti», ride. «Ma il desiderio del matrimonio come sacramento è arrivato negli ultimi anni. Arrivi ad un certo punto, capisci che la tua fede è forte e fa nascere in te la voglia di affidare ad un amore infinito, Dio, l’amore umano, che invece infinito non è».  Steven conferma: «Qualche tempo fa vedevo il matrimonio solo come un atto formale, un timbro in più. In questi ultimi anni invece ho proprio capito che Maddi è stata per me un dono, senza il quale non sarei riuscito ad affrontare certe situazioni o avrei avuto più difficoltà. La nostra relazione è più di qualcosa di “mio e suo”». 

Le perplessità per questa scelta, dall’esterno, non sono mancate. Tanti, e più volte, hanno obiettato: “Ma cosa vi sposate a fare?” “Siete troppo giovani!” “Il mondo è pieno di altre persone, non puoi sapere se la tua è quella giusta”. «In questi anni ci sono state difficoltà e a entrambi è capitato di immaginare la propria vita con un’altra persona e di chiedersi come sarebbe potuta essere” racconta Maddalena «Ma la risposta è stata spontanea: con la prospettiva di una vita insieme bella e sincera, come è stata fino ad ora, perché dovremmo cercare altro?».  Steven continua: «Abbiamo scelto la sincerità. Abbiamo deciso di affrontare sempre i problemi né troppo presto, per non farli diventare fantasie mentali, né troppo tardi, per non trasformarli in macigni. Nelle difficoltà, mentre altri ci consigliavano di lasciarci, abbiamo deciso di provare a trovare una soluzione. È una questione di rispetto: se vuoi bene alla persona che hai accanto non vuoi farle del male, neanche in mezzo alla fatica. Lì nasce la fedeltà». 

Nel loro percorso, Maddalena e Steven hanno incontrato maestri che hanno fatto da guida. Da anni sono legati al Sermig-Arsenale della Pace di Torino, la casa fondata da Ernesto Olivero e sua moglie Maria più di cinquant’anni fa. Animato da una Fraternità che vive lo spirito del Vangelo, il Sermig accoglie i poveri e ha a cuore i giovani: durante l’anno si alternano per loro campi estivi, proposte di formazione, percorsi educativi e di spiritualità. «Nessuno ci ha mai detto “Dovete sposarvi” o “Sposatevi perché la Chiesa dice così”. Abbiamo invece incontrato persone che hanno riposto in noi fiducia. Abbiamo scoperto che i giovani possono prendere in mano la propria vita, realizzare i propri sogni. Capito questo, abbiamo preso le nostre decisioni. E siamo poi stati accompagnati in un cammino pre-matrimoniale». Un altro aiuto è arrivato dalle famiglie di amici vicini: «La loro felicità ci ha fatto vedere il matrimonio come uno stile di vita». 

Maddalena e Steven raccontano la loro storia mentre sono di ritorno dalla loro luna di miele, che ha avuto una destinazione diversa da quella sognata, a causa delle restrizioni per l’emergenza sanitaria. La loro voce è felice: hanno davanti una nuova vita insieme, tutta da costruire.