Perché la mistica? Incontri online con il Centro culturale San Bartolomeo

A partire da oggi, lunedì 1° febbraio 2021 – anno in cui si ricorda l’Ottavo Centenario della nascita al Cielo di San Domenico – riprendono i cicli mensili di conferenze del Centro culturale san Bartolomeo, non in presenza ma in streaming. Il tema di Febbraio è la Mistica. Inizierà Don Ezio Bolis – professore di teologia spirituale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, direttore della Fondazione Papa Giovanni XXIII°, da poco nominato dal Papa consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede – con una conferenza dal titolo “Perché la mistica nella Chiesa”, a indicare che la mistica non è qualcosa di raro e inaccessibile, ma un elemento essenziale dell’esperienza cristiana (e in genere umana). Nelle successive conferenze tre membri della Famiglia domenicana parleranno di tre importanti figure del loro Ordine: san Tommaso d’Aquino, Maestro Eckhart e Santa Caterina di Siena, collegate in vario modo alla storia della spiritualità e della mistica. Le conferenze sono visibili, in diretta alle ore 18, e poi registrate alla pagina Facebook del Centro. 

“Mistica – spiega nell’introduzione Fra Paolo Gerosa, direttore del Centro – è una parola misteriosa. Probabilmente alcuni sono attirati da essa, altri sono respinti, forse per le stesse ragioni. In Francia quando si parla di spiritualità molti intendono spiritismo! La Chiesa naturalmente pensa qualcos’altro, ma anche nella Chiesa, e fra gli studiosi, questa parola retsa talmente vasta che davvero sembra impossibile definirne esattamente i confini. In questo ciclo tre relatori, tutti e tre domenicani, parleranno di tre figure importanti dell’Ordine dei Predicatori, più noto come Ordine Domenicano, di cui ci si può chiedere se siano tutti e tre mistici o autori di testi di mistica. Se volessimo tentare un avvicinamento potemmo forse dire che “mistica”, nella storia del pensiero e della vita cristiana, ma anche nelle storia delle religoni (c’è un mistica ebraica, una mistica musulmana ecc.) indica qualcosa che va oltre la normalità o la media della vita (nel nostro caso) cristiana. Meister Eckart, domenicano a cavallo tra il Duecento e il Trecento, contemporaneo di Dante, dice che l’anima ha due volti, o sguardi: “uno contempla sempre Dio, l’altro guarda un po’ in basso e governa i sensi”. Nello sguardo rivolto verso l’alto c’è “senza interruzione una luce divina che opera interiormente”. Noi dobbiamo certo guardare il mondo in cui viviamo per orientarci in esso, ma questo non basta “perché tutte le immagini portano scritto: /più in là”! come dice un grande poeta del Novecento. Tutte le immagini, cioè le parole e i concetti, ma potremmo anche dire tutte le cose, non bastano allo sguardo dell’anima rivolto a Dio”. Il secondo incontro si svolgerà l’8 febbraio alle 18 con Fra Bernardino Prella su “San Tommaso d’Aquino: la vita nello Spirito”. Ultimo appuntamento il 22 febbraio sempre alle 18 con suor Elena Malaspina su “L’esperienza spirituale di Santa Caterina da Siena”.