E’ un tesoro prezioso, la fame di meraviglia dei bambini

Lei è una bambina stupenda. La mascherina le copre quasi tutto il volto e i suoi grandi occhi scuri risaltano. Brillano, ti guardano intensi, sorridono. E’ minuta, dimostra meno dei suoi sette anni, forse anche per il grande giaccone giallo che indossa. E’ più grande di almeno due taglie, le maniche ciondolano ben oltre la lunghezza delle mani.

Appena la campanella suona lei lancia un’occhiata divertita a Tommaso e inizia a correre. Tommy mi abbandona la cartella tra le gambe e parte all’inseguimento, non fa sconti, corre davvero a più non posso. Ma lei è veloce, velocissima. Già si dondola sulla catena che è il loro “arrivo”. Vince, quasi sempre.

Perché sì, questa gara tra compagni di classe è diventata un rito, un’abitudine felice che conclude in bellezza la giornata a scuola. Per Tommaso è un gioco dei tanti, per lei credo sia molto di più. Mentre si dondola sulla catena io arrivo affannata, le faccio l’occhiolino, le dico “hai vinto, sei una vera campionessa. Mi accompagni a prendere Alice?”. E lei si illumina.

E’ così che, pian piano, ci stiamo conoscendo. Lei mi aspetta, mi cerca. Ci tiene a dirmi che corre veloce, si allena in casa. Le piace disegnare, legge molto, mi mostra i suoi libri di Topolino, mi spiega che un giorno vorrebbe vedere cosa sono le marionette. Io la guardo e cerco d’immaginare la sua vita. Ho provato a parlare con la sua mamma, che incrocio all’uscita mentre aspettiamo il suono della campanella, ma l’italiano non lo sa. Mi rivolge uno sguardo timido e riconoscente e prosegue piano per la sua strada, a testa bassa.

E’ a questa splendida bimba che ho pensato per prima, quando ho letto per caso di un progetto che si chiama “Affido Culturale”. A Bergamo non è ancora arrivato, ma in pratica si tratta di coinvolgere bambini e adulti in eventi e iniziative culturali (teatro, museo, biblioteca, passeggiate nel bosco, ludoteca, …) , facendo loro scoprire il patrimonio culturale della propria città, abbattendo barriere sociali e culturali.

Ci si può candidare, se si diventa una delle famiglie “affidatarie” si riceve una dotazione di e-ducati, monete virtuali solidali, con cui pagare i biglietti di accesso ai luoghi convenzionati. Per ogni bambino in povertà educativa “adottato” sono previsti 3 ingressi gratuiti per 29 iniziative culturali, per un totale di 87 ingressi gratuiti.

Beh, l’idea mi piace proprio e spero arrivi presto anche qui. Ai tanti eventi culturali porterei questa bimba, sua sorella, i miei figli, e poi chissà. E’ un tesoro prezioso, la fame di meraviglia dei bambini. Un libro che si apre pronto a narrare storie e a riceverne. Sarebbe più bello, un mondo nel quale agli stimoli culturali forniti ai bimbi si riuscisse a dare la dovuta importanza e il giusto spazio. Pian piano, sono certa, ci arriveremo.