Passeggiando per le strade di Almenno San Salvatore in questi giorni può capitare di imbattersi in strani cartelloni appesi ai cancelli delle case, contrassegnati da un megafono: sono stati disegnati da Azione Cattolica Ragazzi e rappresentano un modo originale per lanciare messaggi forti alla gente del paese e diventare così “costruttori di pace e fratellanza”.
Azione Cattolica può contare su una lunga tradizione ad Almenno San Salvatore. Non deve sorprendere quindi che qui abbia sede uno dei gruppi più numerosi e attivi della nostra diocesi: conta novantun membri, di cui circa la metà sono bambini e ragazzi. Molti per un paese di 5.200 abitanti o poco più. “Sono ormai poche – spiega Stefania Rota, del gruppo degli educatori – le parrocchie che hanno un gruppo di Azione Cattolica ragazzi. Promuoviamo tante iniziative per grandi e piccoli, coinvolgendo quindi anche le famigliei. Forse il segreto sta in questo, nell’entusiasmo e nella passione che ci mettiamo”.
Le frasi sui 200 cartelloni sono tratte dall’enciclica “Fratelli tutti”: “Il tema che Azione Cattolica aveva indicato a livello nazionale è “Segui la notizia”, e ci è sembrato bello poterlo sviluppare in una maniera semplice ma che potesse coinvolgere l’intera comunità”.
La vita dell’associazione è scandita da tanti impegni diversi: ci sono le gite, gli incontri con le famiglie, le feste, gli spettacoli, i momenti di preghiera. I ragazzi una volta al mese vanno anche a fare gli auguri ai “nonni” del paese che hanno più di 85 anni: “Gli portiamo un pensierino e restiamo a chiacchierare con loro, la domenica mattina che è di solito la giornata in cui ci incontriamo”.
Prima della pandemia il gruppo di Acr aveva avviato anche un’iniziativa nata per sviluppare nei ragazzi il senso di responsabilità e la capacità di mantenere un’attività da soli. “Era una specie di paninoteca parrocchiale in cui i ragazzi dovevano pensare a tutto: l’allestimento dei tavoli, il servizio, la preparazione del cibo. L’abbiamo fatto per due anni, è piaciuto a tutti ed è andata molto bene, purtroppo da quando è iniziata la pandemia abbiamo dovuto sospendere tutto”.
Con i ragazzi delle medie gli educatori stanno lavorando alla preparazione di un giornalino: hanno incominciato imparando a creare articoli ma anche giochi enigmistici, hanno appreso le basi della buona comunicazione: un aiuto a leggere in modo critico il grande flusso di notizie in cui tutti ci troviamo costantemente immersi. “Li abbiamo anche invitati a riflettere – prosegue Stefania – sui diversi ruoli delle persone che lavorano nel giornale, e su come ognuno richieda di esprimere il proprio talento”. Ci sono stati tutorial, disegni, i barattoli dei talenti in cui collocare anche la propria famiglia”. I ragazzi disegnando, colorando e incollando hanno creato la propria redazione e poi sono andati in giro per il paese a caccia di notizie. Hanno imparato a conoscere meglio se stessi e le persone che hanno intorno, scoprendo nel frattempo che “Nessuno può affrontare la vita in modo isolato”.