Ramadan, monsignor Rota Scalabrini: “Occasione per sperimentare la fratellanza”

Un’occasione per sperimentare la fratellanza nella vita quotidiana: così monsignor Patrizio Rota Scalabrini definisce il periodo del Ramadan, mese sacro per i musulmani, che inizia il 13 aprile. “È un mese di digiuno e preghiera – sottolinea monsignor Rota Scalabrini nella lettera scritta ai parroci della diocesi di Bergamo – tempo forte per la promozione della loro pratica religiosa e di condivisione di valori spirituali. È un’occasione per manifestare la nostra vicinanza con gesti di amicizia, con parole di augurio, con la condivisione di valori morali e religiosi”. Monsignor Rota Scalabrini ha sottolineato alcuni passaggi di Papa Francesco che sottolineano il valore della fratellanza e del dialogo, come il discorso del 4 febbraio 2021: “Fratellanza vuol dire ascoltare con il cuore aperto. Fratellanza vuol dire fermezza nelle proprie convinzioni. Perché non c’è vera fratellanza se si negoziano le proprie convinzioni. Siamo fratelli, nati da uno stesso Padre. Con culture, tradizioni diverse, ma tutti fratelli. E nel rispetto delle nostre culture e tradizioni diverse, delle nostre cittadinanze diverse, bisogna costruire questa fratellanza”. E ne sottolinea l’urgenza: “Oggi non c’è tempo per l’indifferenza. Non possiamo lavarcene le mani, con la distanza, con la noncuranza, col disinteresse. O siamo fratelli, o crolla tutto. È la sfida del nostro secolo.” Monsignor Rota Scalabrini ha sottolineato il lavoro fatto negli anni in diocesi per coltivare le relazioni tra fedi e culture diverse, in un cammino di incontro e di dialogo, offrendo alcuni suggerimenti per vivere questo periodo: “Suggerisco: – La promozione di uno sguardo attento e fraterno verso le comunità di fedeli musulmani presenti nei territori delle nostre parrocchie. – Di recapitare ai fedeli musulmani e ai rappresentanti delle comunità islamiche la lettera di auguri per l’inizio del mese di Ramadan predisposta dall’Ufficio per il Dialogo Interreligioso e la lettera del vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi”. L’Ufficio diocesano per il dialogo interreligioso resta a disposizione delle comunità parrocchiali per offrire strumenti che accompagnino nell’incontro e nella conoscenza reciproca e per accogliere riscontri ed esperienze di quanto avviene sul territorio.