Generazione: i giovani ad Almè e Villa d’Almè fanno sentire la propria voce

Dai teatri ai social network. Con un ruolo da protagonisti. Giovani che fanno sentire la propria voce. Con la consapevolezza di essere una generazione che ha voglia di fare. E così coinvolgere in questa forza propositiva i propri coetanei. Ad Almè e Villa d’Almè, dal 2019 un gruppo di giovani legati agli oratori ha dato vita ad un’iniziativa ambiziosa e coraggiosa.

“Il progetto “Generazione” nasce nel febbraio 2020, dopo alcune esperienze già realizzate nel corso del 2019, come quella del live, uno spettacolo che si costruisce con musiche, canzoni, video che portino degli interrogativi alla fascia di adolescenti e giovani su diversi temi – inizia a raccontare Simone Tironi, uno dei ragazzi del gruppo -. Ci siamo accorti che mancava uno spazio, un luogo in cui affrontare quelle tematiche che spesso vengono trascurate da parte dei ragazzi che non frequentano gli oratori: è lì, infatti, che si sviluppano temi etici, di carattere generale, che le istituzioni comunali propongono ma con poca partecipazione”.

Un grande movimento aperto al nuovo. “L’obiettivo di “Generazione” è far nascere il maggior numero di progetti possibili per far germogliare i talenti di un gruppo di persone da costruire. “Generazione” è proprio un gruppo di persone che vuole dare dei temi su cui interrogarsi e far sentire bene le persone che ne fanno parte, in modo che possano esprimere e realizzare i loro talenti”.

Sono già tante e diverse le attività organizzate finora. “Siamo molto impegnati – spiega Simone -. Abbiamo diverse pagine sui social network: per esempio quella che sta per nascere, chiamata Comete, che affronta temi etici, motivazionali, riflessivi; una che porta temi di attualità, una con obiettivi musicali, come la realizzazione di cover e riflessioni sulla musica. Fuori da instagram facciamo degli spettacoli live (il nostro progetto di base) e, ovviamente quando le condizioni lo permettono, anche degli eventi musicali e karaoke. E stiamo cercando di organizzare un sito per sistematizzare le informazioni sui cammini, come quello di Santiago”.

Ovviamente il Covid ha rappresentato un grande ostacolo anche per “Generazione”. “La difficoltà con la pandemia è stata riuscire a trovarsi: per costruire le attività è indispensabile essere in gruppo e la nostra principale attività è mettere in scena eventi dal vivo per un pubblico. Abbiamo sfruttato tutte le piattaforme online: ci sentiamo al telefono e ci riuniamo su meet, ci esprimiamo su Instagram, pur con la consapevolezza che i contenuti non possono arrivare nello stesso modo”.

Un’esperienza di protagonismo dei giovani? Simone su questo punto tende a frenare. “Non lo abbiamo ancora, ma vorremmo conquistarlo sempre più per proporre a pieno titolo delle iniziative: abbiamo iniziato per questo a relazionarci anche con la realtà comunale oltre a quella dell’oratorio”.

Quest’ultimo resta il principale punto di riferimento per i ragazzi. “Il progetto nasce all’interno dell’oratorio: è stato il primo ente che ci ha messo a disposizione uno spazio per mettere in scena i nostri spettacoli, su tematiche che sono spesso vicine all’etica della Chiesa, anche se con una posizione di autonomia, che guarda ad un’etica comunitaria, che poi si può approfondire per cercare risposte in un credo religioso”.

Lavorare insieme mette di fronte a delle difficoltà. Ma dona anche soddisfazioni vere. E Simone lo racconta con la voce segnata dall’emozione di chi crede profondamente a ciò che fa. “Ci sono molti ragazzi e giovani che hanno voglia di fare, hanno qualità spesso inespresse. Il nome con cui siamo partiti era infatti “Generazione sottovalutata” perché avevamo la percezione che spesso, quando ci si relaziona con i più piccoli, li si considera come persone da guidare, senza ideali e senza voglia di mettersi in gioco. Invece abbiamo sperimentato sempre di più che spesso basta una scintilla per generare la voglia di cercare dalla vita qualcosa in più”.

Con questo spirito, fatto non solo di ideali ma di lavoro condiviso, i giovani di Almè e Villa d’Almè continuano a far sentire la propria voce e a mettersi in gioco.