Festival Orlando: performance e film per raccontare “Lo spaesamento”

Lo spaesamento, Questo il tema dell’ottava edizione del Festival Orlando, in programma a Bergamo dal 14 al 23 maggio, con una doppia modalità online e in presenza. Il festival è stato organizzato grazie alla collaborazione di Associazione Immaginare Orlando e Laboratorio 80, con il sostegno del Comune di Bergamo e con il patrocinio di Provincia di Bergamo, Tavolo Permanente contro l’Omolesbobitransfobia e Università degli Studi di Bergamo. Numerosi anche i partner che hanno preso parte al progetto, tra cui anche festival nazionali e internazionali. Come ha illustrato il direttore artistico del festival Mauro Danesi, anche quest’edizione sarà ricca di novità a partire dai numerosi laboratori, performance e dalle proiezioni proposte. Nonostante il clima di incertezza in cui stiamo vivendo, infatti, c’è il desiderio di cercare nuove direzioni in cui muoversi. “Proprio le incertezze rappresentano una risorsa preziosissima, da cui partire per leggere la realtà e per superare i traumi e la crisi che stiamo vivendo. Dai dubbi nascono le prospettive per aprire nuove domande  e cercare delle risposte”. Ed è proprio quello che il festival cercherà di fare con le sue numerose proposte rivolte ad un pubblico trasversale. Marzia Marchesi, assessore del comune di Bergamo alle pari opportunità, ha infatti spiegato come le differenze culturali e di genere, messe in luce anche nel programma del festival, sono indispensabili per una società più viva ed accogliente. “Proprio l’attenzione verso le differenze rappresenta una speranza per un futuro più giusto”, ha affermato l’assessora. Romina Russo, consigliere comunale con delega alla cultura e alle pari opportunità ha messo in evidenza come il Festival sia un punto di riferimento importante ed arricchente, capace di affrontare tematiche anche complesse in modo mai banale: “Penso che in questo contesto storico e alla luce del drammatico periodo che abbiamo vissuto, sia ancora più centrale e prioritario il ruolo della cultura come responsabilità collettiva e di condivisione, capace di leggere la realtà nella sua complessità e dare nuovo impulso alla crescita della società”. Il programma, articolato in 10 giornate, offre un palinsesto variegato composto da  performance, film, laboratori e incontri. Sparks 2021 di Francesca Grilli, propone ad esempio una performance a partire da un ribaltamento di una relazione di potere tra infanzia e mondo adulto nell’immaginare il futuro. Sorry, But I Feel Slightly Disidentified… di Benjamin Kahn con Cherish Menzo è il primo pezzo di una trilogia dedicata al ritratto, alla costruzione e decostruzione dello sguardo sul corpo, organizzato con il sostegno dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi e in collaborazione con il progetto #tuoCarmine del Teatro tascabile di Bergamo. Dialogo terzo: In a Landscape di CollettivO CineticO e Alessandro Sciarroni, organizzato in condivisione con Festival Danza Estate, terzo capitolo del progetto Dialoghi della compagnia CollettivO CineticO, guidata da Francesca Pennini, Alessandro Sciarroni compone una coreografia il cui titolo prende ispirazione dall’omonimo brano di John Cage. “Ti voglio un bene pubblico” di Elisabetta Consinni in collaborazione con Sara Catellani, è invece un’altra performance vista come gioco urbano e sfida tra due squadre di spettatori in cui il confine tra pubblico e privato si confonde. Tristano è invece il nuovo spettacolo di marionette di e con Sophie Hames, un’anteprima assoluta, co-produzione Festival ORLANDO, per adulti e adolescenti, tratto liberamente dalla storia di Tristano e Isotta. Tutti i film, una decina in totale, saranno invece in parte proiettati in Piazza della Libertà presso l’auditorium, e in parte fruibili online sulla piattaforma OpenDDB. A completare la programmazione 5 laboratori, 3 incontri e una rassegna di cortometraggi queer, ORLANDO SHORTS, curata da un gruppo di ragazze/i under 25 che ne hanno gestito la direzione e la selezione dei cinque titoli, provenienti da una rosa di proposte suggerite da Pink Screens Film Festival e Sardinia Queer Film Festival.

Praticare alleanze” propone un collettivo sulla disabilità con artisti e artiste diversamente abili che proporranno uno sguardo diverso sull’accessibilità alla produzione di cultura per tutti. “Abracadabra love in progress” si propone invece come laboratorio teatrale in vista di una preparazione di uno spettacolo futuro. “Dance well” è un laboratorio di danza che invita ad esprimere quest’arte attraversando gli spazi della cultura. “Over 60”, è invece un altro laboratorio di danza che vuole essere espressione di libertà per tutte le età. “Macchie diventano cose” vuole essere un laboratorio rivolto ai più piccoli, dove a partire dalla sbavatura e dall’errore si realizza un progetto creativo. “Adolescenze fluide” è infine il progetto rivolto al mondo adolescenziale che verrà presentato l’8 maggio in Piazza della Libertà con laboratori e proiezioni contro l’omofobia. Tutto il programma del festival è consultabile sul sito – www.orlandofestival.it, mentre per ulteriori informazioni è possibile inviare una mail a info@orlandofestival.it o telefonare al numero 320 6149443.