Acli di Bergamo per il 1° Maggio: dagli sportelli lavoro ai pranzi solidali l’impegno dura tutto l’anno

«Rimettere al centro la sfida del lavoro, perché il 1° maggio non sia solo retorica». Questo è l’obiettivo delle Acli di Bergamo che, in vista della Giornata Nazionale dei Lavoratori, tornerà a parlare di lavoro mettendo al centro la persona a 360° gradi, concentrandosi su tre fronti: formativo, territoriale e spirituale.

Un tema che è sempre stato centrale all’interno della mission dell’associazione fin dalla sua fondazione. In questo periodo così difficile, tra precarietà e incertezza, il suo presidente Daniele Rocchetti spiega: «bisogna sostenere con forza la centralità del lavoro, la sua riscoperta, la sua valorizzazione e prendere coscienza del suo valore antropologico perché solo con esso si da’ dignità alla persona».

Per quanto riguarda la nostra provincia, il contesto occupazionale presenta, secondo i dati Istat 2020, «un tasso di disoccupazione al 3% e un tasso di attività di persone tra i 15 e i 64 anni del 67,7%; un trend che resiste a livello territoriale», come dichiara il coordinatore degli sportelli Acli Rete Lavoro Roberto Cesa. D’altra parte, precisa Roberto Cesa, «secondo quanto riportato dalla ricerca di Fondazione Istituti Educativi di Bergamo sulla povertà e la marginalità sociale, sono in aumento i giovani NEET con una percentuale del 21,8%, rispetto alla media lombarda (18,6%) e dal dato nazionale (25,7%)». Attualmente, le Acli di Bergamo hanno attivi sette sportelli lavoro, tra cui in apertura quello di Sarnico, gestiti da volontari con l’obiettivo di incrociare domanda e offerta lavorativa. A rivolgersi al servizio, afferma Roberto Cesa, «sono giovani tra i 18 e i 30 anni tra italiani e stranieri e adulti; tuttavia, non è facile intercettare tutti i segmenti, in particolar modo quello dei NEET».

Nel contempo, la campagna natalizia di Acli Bergamo «2021 al lavoro: Nessuno resti fuori gioco», come commenta entusiasta il presidente Rocchetti, «va avanti con attivate, da marzo, ben dodici borse lavoro e 40 mila euro raccolti, per accompagnare i giovani, che rischiano di rimanere inattivi, nell’essere inseriti in tirocini extracurriculari attivati con Enaip e ospitati dalle cooperative e aziende del territorio con un rimborso spese e formazione in un contesto lavorativo». 

La locandina della campagna natalizia «2021 al lavoro: Nessuno resti fuori gioco» promossa da Acli Bergamo con testimonial Mattia Caldara, difensore dell’Atalanta

Inoltre, a sostenere nuovamente questo progetto, in occasione del 1° Maggio, c’è l’iniziativa territoriale dei pranzi solidali promossa dai sette circoli Acli: Dalmine, Stezzano, Villa D’Almè, Ciserano, Mozzo, Pradalunga e Bergamo Ovest. «L’idea – sottolinea il presidente Rocchetti – era venuta durante il primo lockdown per dare lavoro ai ristoratori e, quest’anno, i circoli hanno voluto riproporla, impegnandosi a distribuire i pasti e dare un piccolo contributo economico alla borsa lavoro».

Locandine dei pranzi solidali promossi dai circoli Acli di Dalmine, Pradalunga e Ciserano.

Un’altra iniziativa è il percorso di appuntamenti online “«EconomEtica – introduzione all’economia politica» che sarà composto da quattro incontri che si terranno di martedì, dalle 19 alle 19.45. Sono appuntamenti, sottolinea Roberto Cesa, «di alfabetizzazione economica per garantire a tutti i partecipanti gli strumenti per capire, a livello base, gli investimenti, il recovery fund e la scienza economica con Alberto Berrini, economista, formatore e consulente economico della CISL».

Locandina di «EconomEtica – introduzione all’economia politica»

Infine, il tema del lavoro sarà affrontato dal punto di vista spirituale con il dialogo online «Al centro la persona» tra il presidente delle Acli di Bergamo Daniele Rocchetti e l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, e si terrà questa sera alle 21 sulla pagina Facebook e sul canale Youtube delle Acli di Bergamo.

Locandina dell’incontro online «Al centro la persona»