Azzano San Paolo, arriva il Risiko della pace

La 24 ore per la pace giunge alla sua 13ª edizione. L’iniziativa è nata nel 2009 come momento di riflessione e preghiera attorno al tema della pace. L’edizione del 2021 ha come titolo “Il Risiko della pace – Perché la pace va rischiata”. E si svolgerà tra il 7 e l’8 maggio ad Azzano San Paolo, dove sarà possibile seguire un itinerario nel paese e visitare i diversi “punti della pace” allestiti. La conclusione è prevista per le 18:30 di sabato con una messa celebrata presso la chiesa parrocchiale.


«Sono stati realizzati sei stand, situati in altrettanti punti di Azzano San Paolo: la chiesa, il comune, i parchi Alpini e Beslan, la scuola elementare e la biblioteca – spiega don Andrea Perico, curato dell’oratorio di Azzano San Paolo -. In ognuno di questi “punti della pace” ci sarà un’installazione e verranno proposte delle riflessioni. Come oratorio abbiamo provato a ragionare, a partire dall’enciclica “Fratelli Tutti”, sul tema della quotidianità come punto di partenza per la costruzione della pace: i ragazzi di 4ª superiore hanno pensato ad un’installazione in fondo alla chiesa. Un mappamondo a cui si collegano, tramite dei fili, diverse frasi dell’enciclica di papa Francesco. Gli altri stand saranno curati da realtà del territorio, come il progetto giovani del comune di Azzano San Paolo, o associazioni esterne, come il Sermig e Aghatà».

«L’intenzione è quella di non spegnere l’attenzione intorno al tema della pace, che spesso è visto solo in relazione all’esplosione di un conflitto – spiega Aldo Lazzari, operatore dell’ufficio Pace e Mondialità di Caritas Bergamo -. Bisogna capire che proprio nella quotidianità si deve costruire una società più pacifica e pacificata. In tal senso,  vanno fatti ancora dei passi avanti, soprattutto nell’ambito dei diritti della persona. Ecco perché, come dice il titolo di questa edizione, la pace va rischiata».

L’iniziativa è stata organizzata da Caritas Bergamo, ufficio diocesano Pastorale sociale del lavoro, cooperativa sociale L’Impronta, progetto giovani del comune di Azzano San Paolo, CSV Bergamo, Sermig, ufficio Pastorale per l’età evolutiva, Coordinamento provinciale bergamasco enti locali per la pace e i diritti umani e Agathà Onlus. 

«È stata una bella e significativa collaborazione, nella quale il comune di Azzano San Paolo ha messo in gioco il proprio gruppo giovani – prosegue Aldo Lazzari -: siamo contenti del percorso fatto nella progettazione di questo evento».

Tutte le attività si svolgeranno all’aperto, secondo le norme anti-Covid, per evitare che si generino assembramenti.