I rosari per la fine della pandemia: «Maria, presenza discreta e materna nelle difficoltà di ogni giorno»

È iniziato il mese di maggio e ho letto che Papa Francesco ha dato il via a una maratona di preghiera del rosario nei santuari mariani per invocare la fine della pandemia. Mi sembra una bella iniziativa, ma mi sono chiesto: non sarà brutto pregare per chiedere qualcosa? È vero che lo facciamo spesso, ma è giusto? Lei suor Chiara che cosa ne pensa?

Lorenzo

Pregare per chiedere qualcosa a Dio, soprattutto nel tempo della prova, non è affatto sconveniente, al contrario è coerente con la nostra fede, caro Lorenzo! Con la preghiera di supplica, poniamo davanti agli occhi di Dio le nostre necessità, le affidiamo a lui, chiedendo di essere liberati dal male. Non domandiamo forse nel Padre nostro “liberaci dal male”? È Dio stesso che ci chiede di cercare senza timore, certi di essere esauditi, secondo i suoi tempi e le sue modalità.

Tale preghiera, dunque, non è né magia, né superstizione e neppure pretesa o presunzione che il Signore risponda alla nostra richiesta, ma è innanzitutto apertura di cuore a Colui al quale niente è impossibile, confidenza e abbandono filiale nelle sue mani, talvolta persino lotta. 

Numerosi sono gli episodi biblici nei quali il popolo in pericolo implora l’intervento del Cielo: ricordiamo la preghiera di Abramo a favore delle città di Sodoma e Gomorra; il grido degli ebrei schiavi in Egitto, la loro invocazione dinanzi al Mar Rosso, l’intercessione di Mosè per il suo popolo infedele; la domanda confidente della regina Ester; il pianto fiducioso di Anna, madre del grande profeta Samuele, angosciata per la sua sterilità. E nel Vangelo quanti poveri, malati, indemoniati hanno invocato: “Kyrie eleison”. “Con questa brevissima invocazione essi hanno gridato al Signore: «Lasciati commuovere per noi, o ancora, dai libero sfogo alle tue viscere paterne e materne in nostro favore». Il verbo greco eléeo significa infatti aver compassione, mettersi in sintonia con uno stato emotivo in cui si provano le influenze piacevoli e spiacevoli, sgradite e gradite.”. (cfr. p. Giuseppe Midili). 

In questo dinamismo, determinante è l’intercessione della Madre di Dio e dei santi, che pregano in nostro favore. Significativo è, allora, che il vescovo di Roma abbia invitato tutta la cristianità ad elevare suppliche alla Vergine per ottenere la fine della pandemia! Il Catechismo della Chiesa Cattolica scrive, infatti, al numero 971 “«La pietà della Chiesa verso la santa Vergine è elemento intrinseco del culto cristiano». La santa Vergine «viene dalla Chiesa giustamente onorata con un culto speciale. In verità dai tempi più antichi la beata Vergine è venerata col titolo di “Madre di Dio”, sotto il cui presidio i fedeli, pregandola, si rifugiano in tutti i loro pericoli e le loro necessità. […] Questo culto […], sebbene del tutto singolare, differisce essenzialmente dal culto di adorazione, prestato al Verbo incarnato come al Padre e allo Spirito Santo, e particolarmente lo promuove»; esso trova la sua espressione nelle feste liturgiche dedicate alla Madre di Dio e nella preghiera mariana come il santo Rosario, «compendio di tutto quanto il Vangelo»”. 

Tutti i santi ci invitano ad una devozione filiale e confidente alla Vergine, presenza discreta e materna nella vita di fede di ogni credente, nelle difficoltà e nelle tribolazioni di ogni giorno. “La richiesta di aiuto è lecita, non perché Maria sia una dea, – afferma il mariologo padre Perrela – ma perché ci ha ricevuti in dono come figli e figlie. Ella non è assente lì dove si lotta per vivere di fede; lì dove il Maligno tenta con lusinghe e paure; lì dove più forte e straziante è il gemito di chi soffre per la giustizia. La Madre del Redentore, però, non prenderà mai il nostro posto, togliendoci le nostre responsabilità. Lei non completerà mai quel che spetta a ciascuno di noi. Non ci dirà: «Scostati, che ci penso io». Ma, pienamente dedita alla persona e all’opera di Gesù, ci ripeterà sempre: «Abbi fede; non vergognarti di Cristo e lui non si vergognerà di te»”.

Allora, perché indugiare nell’accogliere tale iniziativa mondiale a favore di tutta la comunità umana? Perché non aderirvi con fede, certi che la Madre di Dio ascolta sempre i gemiti di coloro che si rivolgono a lei?